Àuguri, Aruspici e l'Archeoastronomia di Augusta Praetoria (Augurs, Haruspices and the Archaeoastronomy of Augusta Praetoria)

Riguardo la fondazione delle città romane al tempo di Augusto, qui nel caso particolare di Augusta Praetoria (Aosta), si riporteranno alcuni passi del fondamentale studio di Pierangelo Catalano, 1978, intitolato 'Aspetti spaziali del sistema giuridico-religioso romano. Mundus, templum, urbs, ager, Latium, Italia'. Come dice il titolo, Catalano illustra il concetto di templum come spazio inaugurato, per il quale si è chiesta l’approvazione divina. Tale concetto di templum non può essere applicato allo spazio cittadino. L’autore discute in dettaglio il pomerio, limite legale che distingue l’urbs dall’ager. Catalano sottolinea come ''dalle fonti non risulti che l'Etruscus ritus esigesse, per l'inaugurazione del pomerium, una limitazione secondo il decumanus e il cardo”, ''né che esigesse una certa orientazione. In ciò si ha concordanza tra le fonti scritte ed i dati archeologici''. L’archeoastronomia, invece, insiste sulla necessità dell’orientazione del decumano (o del cardo) al sorgere del sole un dì di festa. Questa idea, che appare come essere stata recentemente suggerita da G. Magli nel 2007, è invece stata proposta da Heinrich Nissen nel suo Das Templum, 1869. Si illustreranno le critiche al Das Templum. Dato che Magli, nel 2007, e Bertarione e Magli, 2015, insistono sulla figura degli Aruspici e li legano all’osservazione degli uccelli e all’auguraculum, è doveroso ricordare che a Roma sono gli Àuguri ad occuparsi del trarre il parere di Iuppiter dalle aves e ad occuparsi degli auguracula. Sono gli Àuguri ad occuparsi del pomerium. Ricordiamo che Romolo era Re ed Àugure insieme. Successivamente, i magistrati nell’occuparsi del confine tra urbs ed ager si facevano assistere dagli Àuguri. Pertanto, ampio spazio sarà dato al confronto tra Àugure e Aruspice, e le loro attività divinatorie, aiutati anche dai testi di Attilio Degrassi e Jerzy Linderski. Si sottolineeranno anche le parole di Cicerone: Quid enim scire Etrusci haruspices aut de tabernaculo recte capto aut de pomerii iure potuerunt? L’ultima parte della discussione sarà dedicata all’asserzione, fatta da Bertarione e Magli, 2015, dell’auguraculum di Aosta come posizionato presso la Torre dei Balivi. Per Bertarione e Magli è anche il punto ottimale per il rilevamento da parte dei mensores romani. Questo è in contraddizione con la scelta della Croce di Città per osservare il sorgere del sole al solstizio d’inverno. Regarding the foundation of Roman towns at the time of Augustus, here in the case of Augusta Praetoria (Aosta), we will report some passages from the fundamental study by Pierangelo Catalano, 1978, entitled 'Spatial aspects of the Roman juridical-religious system. Mundus, templum, urbs, ager, Latium, Italia'. As the title suggests, Catalano illustrates the concept of templum as an inaugurated space, for which the divine approval was sought. This concept of templum cannot be applied to the town space. Catalano discusses in detail the pomerium, a legal limit that distinguishes the urbs from the ager, emphasizing that from the sources it does not appear that the Etruscus ritus demanded, for the inauguration of the pomerium, a limitation according to the decumanus and the cardo, nor that it required a certain orientation. There is concordance between written sources and archaeological data. Archaeoastronomy, on the other hand, insists on the need for the orientation of the decumanus (or of the cardo) at sunrise on a festival day. This idea, which appears to have been recently suggested by G. Magli in 2007, was instead proposed by Heinrich Nissen in his Das Templum, 1869. The criticisms of Das Templum will be illustrated. Given that Magli, in 2007, and Bertarione and Magli, 2015, insist on the figure of the Haruspices and link them to observation of birds and auguraculum, it is necessary to remember that in Rome they were the Augurs who took care of drawing Iuppiter's opinion from the aves and deal with the auguracula. They were the Augurs that took care of the pomerium. We remember that Romulus was King and Augur together. Subsequently, the magistrates in dealing with the border between urbs and ager were assisted by the Augurs. Therefore, ample space will be given to the comparison between Augur and Haruspice, and their divinatory activities, also helped by the texts of Attilio Degrassi and Jerzy Linderski. Cicero's words will also be emphasized: Quid enim scire Etrusci haruspices aut de tabernaculo recte capto aut de pomerii iure potuerunt? The last part of the discussion will be dedicated to the assertion, made by Bertarione and Magli, 2015, of the auguraculum of Aosta as positioned close the Torre dei Balivi. For Bertarione and Magli it is also the optimal point for surveying the land by the Roman mensores. This is in contradiction with the choice of the Croce della Città to observe the sunrise on winter solstice.