La Piramide di Cheope ha un nome ed è Akhet Khufu. Il termine 'Akhet' è scritto con il geroglifico dell'Ibis Crestato Akh, G25 della lista di Gardiner, che significa 'spirito', 'luminosità', 'gloria'. Non è scritto con il simbolo del 'sole all'orizzonte', N27 della lista di Gardiner. Di questo abbiamo certezza perché il nome della piramide è scritto chiaramente nei papiri scoperti nel 2013 a Wadi al-Jarf da Pierre Tallet e Gregory Marouard. Akhet è scritto con l’Ibis Crestato. Questi papiri sono contemporanei al regno di Cheope. Anche dopo l'evidenza di questi papiri, Akhet Khufu continua ad essere reso come ''l'orizzonte di Cheope''. Mark Lehner, 1985, aveva scritto che ''un effetto drammatico si crea al tramonto durante il solstizio d'estate, visto … dalla nicchia orientale del Tempio della Sfinge. In questo momento, e da questo punto di vista, il sole tramonta quasi esattamente a metà strada tra le piramidi di Cheope e Chefren, interpretando così l'immagine del geroglifico Akhet per 'Orizzonte' su una scala di acri''. Successivamente Lehner, riconoscendo che Akhet NON si scrive con N27 ma con G25, ha proposto la traduzione corretta di Akhet Khufu come il posto dove il re (Cheope) diventa un Akh (spirito luminoso). Un articolo del Corriere della Sera, del 2007, scritto da Giulio Magli, mostra il sole tramontare tra le due piramidi di Cheope e Chefren. Nella stessa immagine, sopra il sole e tra le due piramidi, è stata inserita una versione decorativa del simbolo N27 lista Gardiner. Come riconosciuto da Lehner, Akhet al tempo di Cheope non si scriveva con N27 ma con G25. Giulio Magli, continua a considerare il simbolo N27 ancora nel 2024, scrivendo che ''Cheope costruirà infatti la sua piramide sull'altopiano di Giza ... e farà un esplicito riferimento al culto del sole con la spettacolare ierofania che si verifica a Giza al solstizio d'estate ricreando la versione ''solarizzata'' del segno delle due montagne, Akhet'', ovvero N27 Gardiner. Ma AKHET, al tempo di Cheope, SI SCRIVEVA CON G25. Come già detto, ne abbiamo la certezza dai Papiri del Mar Rosso. Anche prima della scoperta di questi papiri si sapeva che G25 compare nel nome della piramide, perché esso è scritto nelle tombe della necropoli di Giza. Mentre Mark Lehner HA riconosciuto che il simbolo è G25 e NON N27, Magli continua a legare Akhet al simbolo N27, contro le evidenze testuali dell’epoca di Cheope. Sempre a proposito del simbolo usato per Akhet, Robert Bauval è probabilmente stato il primo a segnalare l’uso improprio di N27, in un testo del 2013, che è pubblico su Academia. Il riassunto del suo articolo dice ''C'è un'opinione persistente ma errata che gli angoli sud-est di G1, G2 e G3 [le tre piramidi] a Giza stiano a formare una linea deliberatamente creata per connettersi con Heliopolis, e che G1 e G2 siano state deliberatamente stabilite per formare il geroglifico 'Akhet' (disco solare tra due rilievi). Si spera che questo articolo metta a tacere queste fallaci questioni''. Magli continua a legare l’Akhet a N27. Io sottolineo che Akhet di Akhet Khufu si scrive con l’Ibis Crestato G25. La fallacia segnalata da Bauval è che G1 e G2, le piramidi di Cheope e Chefren, siano state deliberatamente stabilite per formare il geroglifico 'Akhet' (disco solare tra due rilievi). Mark Lehner è stato il primo, 1985, a dire che G1 e G2 col sole formano il geroglifico N27. Segue Giulio Magli nel 2007, con un articolo sul Corriere della Sera. Nel pdf critichiamo in dettaglio il 'progetto unico' di Cheope come proposto da Magli. Si aggiunge anche discussione delle recentissime notizie relative a strutture sotterranee socperte piana di Giza.

Le Piramidi di Giza e l'Akhet di Cheope: Discussione del cosiddetto Unico Progetto di Cheope / Sparavigna, Amelia Carolina. - ELETTRONICO. - (2025). [10.5281/zenodo.15097908]

Le Piramidi di Giza e l'Akhet di Cheope: Discussione del cosiddetto Unico Progetto di Cheope

Amelia Carolina Sparavigna
2025

Abstract

La Piramide di Cheope ha un nome ed è Akhet Khufu. Il termine 'Akhet' è scritto con il geroglifico dell'Ibis Crestato Akh, G25 della lista di Gardiner, che significa 'spirito', 'luminosità', 'gloria'. Non è scritto con il simbolo del 'sole all'orizzonte', N27 della lista di Gardiner. Di questo abbiamo certezza perché il nome della piramide è scritto chiaramente nei papiri scoperti nel 2013 a Wadi al-Jarf da Pierre Tallet e Gregory Marouard. Akhet è scritto con l’Ibis Crestato. Questi papiri sono contemporanei al regno di Cheope. Anche dopo l'evidenza di questi papiri, Akhet Khufu continua ad essere reso come ''l'orizzonte di Cheope''. Mark Lehner, 1985, aveva scritto che ''un effetto drammatico si crea al tramonto durante il solstizio d'estate, visto … dalla nicchia orientale del Tempio della Sfinge. In questo momento, e da questo punto di vista, il sole tramonta quasi esattamente a metà strada tra le piramidi di Cheope e Chefren, interpretando così l'immagine del geroglifico Akhet per 'Orizzonte' su una scala di acri''. Successivamente Lehner, riconoscendo che Akhet NON si scrive con N27 ma con G25, ha proposto la traduzione corretta di Akhet Khufu come il posto dove il re (Cheope) diventa un Akh (spirito luminoso). Un articolo del Corriere della Sera, del 2007, scritto da Giulio Magli, mostra il sole tramontare tra le due piramidi di Cheope e Chefren. Nella stessa immagine, sopra il sole e tra le due piramidi, è stata inserita una versione decorativa del simbolo N27 lista Gardiner. Come riconosciuto da Lehner, Akhet al tempo di Cheope non si scriveva con N27 ma con G25. Giulio Magli, continua a considerare il simbolo N27 ancora nel 2024, scrivendo che ''Cheope costruirà infatti la sua piramide sull'altopiano di Giza ... e farà un esplicito riferimento al culto del sole con la spettacolare ierofania che si verifica a Giza al solstizio d'estate ricreando la versione ''solarizzata'' del segno delle due montagne, Akhet'', ovvero N27 Gardiner. Ma AKHET, al tempo di Cheope, SI SCRIVEVA CON G25. Come già detto, ne abbiamo la certezza dai Papiri del Mar Rosso. Anche prima della scoperta di questi papiri si sapeva che G25 compare nel nome della piramide, perché esso è scritto nelle tombe della necropoli di Giza. Mentre Mark Lehner HA riconosciuto che il simbolo è G25 e NON N27, Magli continua a legare Akhet al simbolo N27, contro le evidenze testuali dell’epoca di Cheope. Sempre a proposito del simbolo usato per Akhet, Robert Bauval è probabilmente stato il primo a segnalare l’uso improprio di N27, in un testo del 2013, che è pubblico su Academia. Il riassunto del suo articolo dice ''C'è un'opinione persistente ma errata che gli angoli sud-est di G1, G2 e G3 [le tre piramidi] a Giza stiano a formare una linea deliberatamente creata per connettersi con Heliopolis, e che G1 e G2 siano state deliberatamente stabilite per formare il geroglifico 'Akhet' (disco solare tra due rilievi). Si spera che questo articolo metta a tacere queste fallaci questioni''. Magli continua a legare l’Akhet a N27. Io sottolineo che Akhet di Akhet Khufu si scrive con l’Ibis Crestato G25. La fallacia segnalata da Bauval è che G1 e G2, le piramidi di Cheope e Chefren, siano state deliberatamente stabilite per formare il geroglifico 'Akhet' (disco solare tra due rilievi). Mark Lehner è stato il primo, 1985, a dire che G1 e G2 col sole formano il geroglifico N27. Segue Giulio Magli nel 2007, con un articolo sul Corriere della Sera. Nel pdf critichiamo in dettaglio il 'progetto unico' di Cheope come proposto da Magli. Si aggiunge anche discussione delle recentissime notizie relative a strutture sotterranee socperte piana di Giza.
2025
Le Piramidi di Giza e l'Akhet di Cheope: Discussione del cosiddetto Unico Progetto di Cheope / Sparavigna, Amelia Carolina. - ELETTRONICO. - (2025). [10.5281/zenodo.15097908]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2998883