Sull’architettura effimera di età moderna esiste un’ampia letteratura scientifica, ma raramente viene affrontato il tema essenziale del costruire. Se il concetto di stabilità e durabilità sembra difficilmente coniugarsi ad apparati pensati per durare solo qualche giorno o qualche settimana, pure le architetture evenemenziali delle feste o di altre puntuali occasioni sollecitavano un processo decisionale e tecnico tanto complesso quanto quello richiesto dai cantieri di maggior importanza nelle città capitali di antico regime. È questo il caso degli apparati effimeri realizzati alla corte sabauda negli anni in cui Torino divenne città capitale sotto il duca Emanuele Filiberto. Nell’allestimento di tali apparati intervenivano architetti, maestranze e artigiani impegnati al contempo nelle fabbriche di palazzi e di residenze del duca. Gli eventi per cui si realizzavano architetture effimere erano matrimoni, giostre per compleanni di duchi e duchesse, ingressi trionfali e catafalchi per funerali.   Il contributo qui proposto analizza la creazione di apparati decorativi nelle residenze di corte tra fine Cinquecento e inizio Seicento, apparati strettamente connessi alla politica del ducato sabaudo come altrettanto la costruzione di palazzi e di strategiche fortezze disseminate sul territorio. La preparazione per la costruzione di questi dispositivi temporanei richiedeva, difatti, una meticolosa cura, come si può riscontrare dalle fonti archivistiche ed iconografiche prese in esame in questo saggio. 

Costruire l’effimero alla corte sabauda. Modelli, architetti e maestranze nella città capitale tra XVI e XVII secolo / Burgassi, Valentina - In: Suspendre l’éphémère : l’art de la fête en Europe à l’Époque moderne / Frommel S., Cicali G., Ferdinand J.. - STAMPA. - Roma Parigi : Campisano Hermann, 2025. - ISBN 979-12-80956-66-8. - pp. 271-284

Costruire l’effimero alla corte sabauda. Modelli, architetti e maestranze nella città capitale tra XVI e XVII secolo

Burgassi, Valentina
2025

Abstract

Sull’architettura effimera di età moderna esiste un’ampia letteratura scientifica, ma raramente viene affrontato il tema essenziale del costruire. Se il concetto di stabilità e durabilità sembra difficilmente coniugarsi ad apparati pensati per durare solo qualche giorno o qualche settimana, pure le architetture evenemenziali delle feste o di altre puntuali occasioni sollecitavano un processo decisionale e tecnico tanto complesso quanto quello richiesto dai cantieri di maggior importanza nelle città capitali di antico regime. È questo il caso degli apparati effimeri realizzati alla corte sabauda negli anni in cui Torino divenne città capitale sotto il duca Emanuele Filiberto. Nell’allestimento di tali apparati intervenivano architetti, maestranze e artigiani impegnati al contempo nelle fabbriche di palazzi e di residenze del duca. Gli eventi per cui si realizzavano architetture effimere erano matrimoni, giostre per compleanni di duchi e duchesse, ingressi trionfali e catafalchi per funerali.   Il contributo qui proposto analizza la creazione di apparati decorativi nelle residenze di corte tra fine Cinquecento e inizio Seicento, apparati strettamente connessi alla politica del ducato sabaudo come altrettanto la costruzione di palazzi e di strategiche fortezze disseminate sul territorio. La preparazione per la costruzione di questi dispositivi temporanei richiedeva, difatti, una meticolosa cura, come si può riscontrare dalle fonti archivistiche ed iconografiche prese in esame in questo saggio. 
2025
979-12-80956-66-8
Suspendre l’éphémère : l’art de la fête en Europe à l’Époque moderne
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2997704