Il presente articolo analizza un bando di supporto allo sviluppo di progetti di innovazione sociale a base culturale promosso da una fondazione di origine bancaria a Torino. L’analisi è svolta sullo sfondo del dibattito critico che problematizza il ruolo chiave della filantropia nel finanziamento delle strategie connesse all’Agenda 2030. L’obiettivo è quello di comprendere in che modo e misura l’allineamento dell’azione filantropica con l’Agenda 2030 venga tradotto in policy di supporto a un’agenda di sviluppo urbano neoliberale. Il caso studio è stato approfondito con un metodo qualitativo mutuato dall’approccio della Cultural Political Economy, che combina l’osservazione partecipata, l’analisi documentale e le interviste semi-strutturate. I risultati dimostrano come il carattere effettuale del bando come un dispositivo di neoliberalizzazione può essere letto in virtù della sua duplicità. Un lato di questa duplicità risiede nella capacità di esprimere l’interesse dei suoi promotori verso una mercatizzazione del terzo settore. L’altro lato consiste nella possibilità di legittimare quest’interesse solamente grazie a dei discorsi e delle pratiche che lo dissimulano attraverso un mix di strategie di depoliticizzazione in cui la dimensione territoriale assume una particolare importanza. This article analyses a grant for developing social innovation projects promoted by a philanthropic foundation in Turin. The analysis is carried out against the backdrop of the critical debate that problematises the key role of philanthropy in financing the strategies related to the 2030 Agenda. The aim is to understand how and to what extent the alignment of philanthropic action with the 2030 Agenda is translated into policies supporting a neoliberal urban development agenda. The case study was investigated using a qualitative method derived from the Cultural Political Economy approach, which combines participatory observation, documentary analysis and semi-structured interviews. The results show how the effectual character of the call as a neoliberalisation dispositive can be read by virtue of its duplicity. One side of this duplicity lies in the ability to express its promoters’ interest in the marketisation of the third sector. The other side consists in the possibility of legitimising this interest only through discourses and practices that conceal it through a mix of depoliticising strategies in which the territorial dimension has primary importance.
A sustainable support? Philanthropy and the production of market subjects to tackle the ecological crisis. Evidence from Turin|Un sostegno sostenibile? Filantropia e produzione di soggetti di mercato per affrontare la crisi ecologica. Evidenze dal caso studio di Torino / Puletti, F.. - In: IL CAPITALE CULTURALE. - ISSN 2039-2362. - 2024:30(2024), pp. 93-125. [10.13138/2039-2362/3507]
A sustainable support? Philanthropy and the production of market subjects to tackle the ecological crisis. Evidence from Turin|Un sostegno sostenibile? Filantropia e produzione di soggetti di mercato per affrontare la crisi ecologica. Evidenze dal caso studio di Torino
Puletti F.
2024
Abstract
Il presente articolo analizza un bando di supporto allo sviluppo di progetti di innovazione sociale a base culturale promosso da una fondazione di origine bancaria a Torino. L’analisi è svolta sullo sfondo del dibattito critico che problematizza il ruolo chiave della filantropia nel finanziamento delle strategie connesse all’Agenda 2030. L’obiettivo è quello di comprendere in che modo e misura l’allineamento dell’azione filantropica con l’Agenda 2030 venga tradotto in policy di supporto a un’agenda di sviluppo urbano neoliberale. Il caso studio è stato approfondito con un metodo qualitativo mutuato dall’approccio della Cultural Political Economy, che combina l’osservazione partecipata, l’analisi documentale e le interviste semi-strutturate. I risultati dimostrano come il carattere effettuale del bando come un dispositivo di neoliberalizzazione può essere letto in virtù della sua duplicità. Un lato di questa duplicità risiede nella capacità di esprimere l’interesse dei suoi promotori verso una mercatizzazione del terzo settore. L’altro lato consiste nella possibilità di legittimare quest’interesse solamente grazie a dei discorsi e delle pratiche che lo dissimulano attraverso un mix di strategie di depoliticizzazione in cui la dimensione territoriale assume una particolare importanza. This article analyses a grant for developing social innovation projects promoted by a philanthropic foundation in Turin. The analysis is carried out against the backdrop of the critical debate that problematises the key role of philanthropy in financing the strategies related to the 2030 Agenda. The aim is to understand how and to what extent the alignment of philanthropic action with the 2030 Agenda is translated into policies supporting a neoliberal urban development agenda. The case study was investigated using a qualitative method derived from the Cultural Political Economy approach, which combines participatory observation, documentary analysis and semi-structured interviews. The results show how the effectual character of the call as a neoliberalisation dispositive can be read by virtue of its duplicity. One side of this duplicity lies in the ability to express its promoters’ interest in the marketisation of the third sector. The other side consists in the possibility of legitimising this interest only through discourses and practices that conceal it through a mix of depoliticising strategies in which the territorial dimension has primary importance.File | Dimensione | Formato | |
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