Il carcere è un mondo chiuso, fossilizzato perché i mutamenti al suo interno avvengono con lentezza; necessita di attenzione non solo in termini di dimensioni degli spazi, ma sul ruolo che i rapporti e le proporzioni degli stessi, gli arredi, i colori, i materiali, le finiture, la luce e l’ombra possono avere sul benessere fisico e psicologico dell’utenza. E’ necessario ripensare l’allestimento degli spazi carcerari in termini di qualità di vita dei detenuti, affinché siano funzionali alla loro riabilitazione e contemporaneamente luoghi idonei a chi svolge all’interno il proprio lavoro.

Allestire per rieducare. Un dovere ripensare gli spazi nel carcere / Canepa, S.. - In: AND. - ISSN 2785-7778. - ELETTRONICO. - 46:2(2024), pp. 148-157.

Allestire per rieducare. Un dovere ripensare gli spazi nel carcere.

S. Canepa
2024

Abstract

Il carcere è un mondo chiuso, fossilizzato perché i mutamenti al suo interno avvengono con lentezza; necessita di attenzione non solo in termini di dimensioni degli spazi, ma sul ruolo che i rapporti e le proporzioni degli stessi, gli arredi, i colori, i materiali, le finiture, la luce e l’ombra possono avere sul benessere fisico e psicologico dell’utenza. E’ necessario ripensare l’allestimento degli spazi carcerari in termini di qualità di vita dei detenuti, affinché siano funzionali alla loro riabilitazione e contemporaneamente luoghi idonei a chi svolge all’interno il proprio lavoro.
2024
AND
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2996695