L'articolo restituisce gli esiti della mostra Olivetti en Mexico aperta nel 2023 presso la Anahuac University di Città del Messico. In particolare si sofferma sui processi e sui risultati della vicenda imprenditoriale della Olivetti a Città del Messico, che ha legato indubbiamente a doppio filo Italia e Messico: fabbriche, magazzini, linee per il montaggio, ma soprattutto grafica, pubblicità e macchine da scrivere portatili rivoluzionarie: da quelle più note e oggi simboli internazionali del design italiano, come la Lettera 22 di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio e la Valentine di Ettore Sottsass, fino a quelle più economiche come la Olivetti Dora o la Lettera 31 prodotte in grande numero per una diffusione capillare tra le famiglie e nelle scuole. La mostra intreccia le molte storie legate al prodotto industriale: dalla storia economica a quella sociale, politica, industriale e culturale analizzando un periodo della storia del Messico che va dagli anni cinquanta agli anni ottanta del Novecento. Un capitolo a parte della mostra è dedicato al ruolo della Olivetti nella progettazione e fornitura dell’occorrente per la gestione della rete di Centri de Prensa dei XIX Giochi Olimpici del 1968. Qui l’azienda di Ivrea si occupa dell’allestimento dell’intero sistema mediatico dell’evento: fornitura di 2.000 macchine - di cui la maggior parte per scrivere con tastiere per oltre 30 alfabeti , l’impiego di tecnici, interpreti, operatori e infine la progettazione di numerosi artefatti visivi e prodotti di merchandising ad opera di Milton Glaser.
Olivetti en México / Peruccio, Pier Paolo. - In: UN AÑO DE DISEÑO. - ISSN 1665-0964. - STAMPA. - 132:(2023), pp. 16-19.
Olivetti en México
Peruccio, Pier Paolo
2023
Abstract
L'articolo restituisce gli esiti della mostra Olivetti en Mexico aperta nel 2023 presso la Anahuac University di Città del Messico. In particolare si sofferma sui processi e sui risultati della vicenda imprenditoriale della Olivetti a Città del Messico, che ha legato indubbiamente a doppio filo Italia e Messico: fabbriche, magazzini, linee per il montaggio, ma soprattutto grafica, pubblicità e macchine da scrivere portatili rivoluzionarie: da quelle più note e oggi simboli internazionali del design italiano, come la Lettera 22 di Marcello Nizzoli e Giuseppe Beccio e la Valentine di Ettore Sottsass, fino a quelle più economiche come la Olivetti Dora o la Lettera 31 prodotte in grande numero per una diffusione capillare tra le famiglie e nelle scuole. La mostra intreccia le molte storie legate al prodotto industriale: dalla storia economica a quella sociale, politica, industriale e culturale analizzando un periodo della storia del Messico che va dagli anni cinquanta agli anni ottanta del Novecento. Un capitolo a parte della mostra è dedicato al ruolo della Olivetti nella progettazione e fornitura dell’occorrente per la gestione della rete di Centri de Prensa dei XIX Giochi Olimpici del 1968. Qui l’azienda di Ivrea si occupa dell’allestimento dell’intero sistema mediatico dell’evento: fornitura di 2.000 macchine - di cui la maggior parte per scrivere con tastiere per oltre 30 alfabeti , l’impiego di tecnici, interpreti, operatori e infine la progettazione di numerosi artefatti visivi e prodotti di merchandising ad opera di Milton Glaser.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2990459