Lo sviluppo integrato è asse portante della Politica di Coesione Europea espresso dall’Obiettivo Politico n. 5 - Europa più vicina ai Cittadini – e uno degli elementi più significativi della Missione n.6 – Inclusione e Coesione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’approccio fondato sullo sviluppo territoriale integrato sottolinea la necessità di “andare oltre i confini amministrativi” nel tentativo di intercettare la “giusta scala” di programmazione. Tale principio è conforme alla necessità di promuovere uno sviluppo territoriale che tenga conto delle aree funzionali e delle interdipendenze spaziali e relazionali che li caratterizzano e che sono in costante mutamento. Infatti, è ampiamente condiviso che i confini amministrativi – rigidi per natura – non sono in grado di cogliere le opportunità che uno sviluppo integrato può offrire ma, al contrario, con le loro dinamiche amministrative e decisionali, spesso sono invece fattori inerziali. Lo scopo di questo contributo è quello di riflettere sull'interazione tra le potenzialità offerte dalla programmazione sovralocale e le esigenze dei sistemi locali di pianificare in Emilia-Romagna. Attraverso l’analisi degli strumenti derivanti dalla programmazione locale e gli strumenti di governo del territorio, si vogliono mettere in luce i punti di contatto e allo stesso tempo sottolineare alcuni potenziali rischi derivanti dalla coesistenza di più livelli di programmazione e pianificazione territoriale.
Programmazione a geografie variabili: quale ruolo per la pianificazione territoriale? / Berisha, Erblin; Casavola, Donato. - In: PLANUM. - ISSN 1723-0993. - ELETTRONICO. - 6:(2024), pp. 35-42. (Intervento presentato al convegno Transizioni, giustizia spaziale e progetto di territorio tenutosi a Cagliari nel 15-16 Giugno).
Programmazione a geografie variabili: quale ruolo per la pianificazione territoriale?
Erblin Berisha;Donato Casavola
2024
Abstract
Lo sviluppo integrato è asse portante della Politica di Coesione Europea espresso dall’Obiettivo Politico n. 5 - Europa più vicina ai Cittadini – e uno degli elementi più significativi della Missione n.6 – Inclusione e Coesione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’approccio fondato sullo sviluppo territoriale integrato sottolinea la necessità di “andare oltre i confini amministrativi” nel tentativo di intercettare la “giusta scala” di programmazione. Tale principio è conforme alla necessità di promuovere uno sviluppo territoriale che tenga conto delle aree funzionali e delle interdipendenze spaziali e relazionali che li caratterizzano e che sono in costante mutamento. Infatti, è ampiamente condiviso che i confini amministrativi – rigidi per natura – non sono in grado di cogliere le opportunità che uno sviluppo integrato può offrire ma, al contrario, con le loro dinamiche amministrative e decisionali, spesso sono invece fattori inerziali. Lo scopo di questo contributo è quello di riflettere sull'interazione tra le potenzialità offerte dalla programmazione sovralocale e le esigenze dei sistemi locali di pianificare in Emilia-Romagna. Attraverso l’analisi degli strumenti derivanti dalla programmazione locale e gli strumenti di governo del territorio, si vogliono mettere in luce i punti di contatto e allo stesso tempo sottolineare alcuni potenziali rischi derivanti dalla coesistenza di più livelli di programmazione e pianificazione territoriale.File | Dimensione | Formato | |
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