Il territorio attorno alla capitale dei Savoia, Torino, è contrassegnato – come indicato da tempo dalla critica – non solo dalle residenze, parte del sistema della "corona di delitie" descritta da Amedeo di Castellamonte, ma anche dalle direttrici che le connettono al centro della corte, il palazzo ducale e poi reale. Il passaggio da queste strade extraforanee a vere e proprie assialità disegnate (o ridisegnate) connota, come segnalato da Vera Comoli, in aderenza con interpretazioni proprie anche della scuola di Enrico Guidoni, il passaggio dal Ducato al Regno e si fa cogente nel XVIII secolo, quando nuove aree di caccia, legate a un diverso modello venatorio, reso celebre dal trattato di Robert de Salnove, richiedono estese riserve segnate da rotte, radure e boschi, sempre più lontane dalla città. Il caso dello “Stradone di Stupinigi” appare emblematico, per la lunga assialità e per il fondale scenografico della palazzina, cui fa da contraltare la Porta Nuova, sbocco meridionale della città. La cartografia storica offre un supporto esaltatorio a questa vera e propria scenografia della corte.

Un fondale e un controfondale: la grande allea dalla Porta Nuova ai territori oltre il Sangone (area di caccia di Stupinigi) / Devoti, Chiara. - In: STORIA DELL'URBANISTICA. - ISSN 2035-8733. - ELETTRONICO. - 15:15/2023(2023), pp. 69-83. [10.17401/su.15.cd04]

Un fondale e un controfondale: la grande allea dalla Porta Nuova ai territori oltre il Sangone (area di caccia di Stupinigi)

Devoti, Chiara
2023

Abstract

Il territorio attorno alla capitale dei Savoia, Torino, è contrassegnato – come indicato da tempo dalla critica – non solo dalle residenze, parte del sistema della "corona di delitie" descritta da Amedeo di Castellamonte, ma anche dalle direttrici che le connettono al centro della corte, il palazzo ducale e poi reale. Il passaggio da queste strade extraforanee a vere e proprie assialità disegnate (o ridisegnate) connota, come segnalato da Vera Comoli, in aderenza con interpretazioni proprie anche della scuola di Enrico Guidoni, il passaggio dal Ducato al Regno e si fa cogente nel XVIII secolo, quando nuove aree di caccia, legate a un diverso modello venatorio, reso celebre dal trattato di Robert de Salnove, richiedono estese riserve segnate da rotte, radure e boschi, sempre più lontane dalla città. Il caso dello “Stradone di Stupinigi” appare emblematico, per la lunga assialità e per il fondale scenografico della palazzina, cui fa da contraltare la Porta Nuova, sbocco meridionale della città. La cartografia storica offre un supporto esaltatorio a questa vera e propria scenografia della corte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2988857