Il mercato è, naturalmente, costituito da domanda ed offerta: se la domanda è attratta da una nuova offerta, la insegue; altrimenti se l’offerta forza la domanda, questa potrebbe optare per altre scelte: muoversi è una delle varie manifestazioni di libertà delle persone. L’auto ha ben rappresentato questa espressione di libertà per circa un secolo. Oggi l’auto ha dei possibili condizionamenti: costi di esercizio e pedaggi vari, traffico, code, ricerca del parcheggio, inibizioni come le ZTL, altri. Se l’auto solo elettrica (BEV) porrà ulteriori condizionamenti, come una programmazione dell’attività quotidiana in funzione delle ricariche, l’utenza potrebbe indirizzarsi altrove: verso treni, biciclette, car sharing e MaaS. Se l’auto rimarrà un mezzo di trasporto che permetterà ancora di esprimere un proprio spostamento senza forti inibizioni, quell’auto potrà essere ancora d’interesse. L’articolo analizza i numeri effettivi del parco circolante ed atteso di veicoli a ricarica, comparandoli con quello campione della Norvegia e desume l’attendibilità ed i valori più verosimili del mercato al 2030. È fondamentale che l’Italia produca e soddisfi il mercato in base alle proprie caratteristiche ed alla propria economia.
Quanti veicoli con ricarica ci aspettiamo al 2030? / DALLA CHIARA, Bruno. - In: RIENERGIA. - ISSN 2531-7172. - ELETTRONICO. - 2023:318(2023), pp. 1-6.
Quanti veicoli con ricarica ci aspettiamo al 2030?
Dalla Chiara Bruno
2023
Abstract
Il mercato è, naturalmente, costituito da domanda ed offerta: se la domanda è attratta da una nuova offerta, la insegue; altrimenti se l’offerta forza la domanda, questa potrebbe optare per altre scelte: muoversi è una delle varie manifestazioni di libertà delle persone. L’auto ha ben rappresentato questa espressione di libertà per circa un secolo. Oggi l’auto ha dei possibili condizionamenti: costi di esercizio e pedaggi vari, traffico, code, ricerca del parcheggio, inibizioni come le ZTL, altri. Se l’auto solo elettrica (BEV) porrà ulteriori condizionamenti, come una programmazione dell’attività quotidiana in funzione delle ricariche, l’utenza potrebbe indirizzarsi altrove: verso treni, biciclette, car sharing e MaaS. Se l’auto rimarrà un mezzo di trasporto che permetterà ancora di esprimere un proprio spostamento senza forti inibizioni, quell’auto potrà essere ancora d’interesse. L’articolo analizza i numeri effettivi del parco circolante ed atteso di veicoli a ricarica, comparandoli con quello campione della Norvegia e desume l’attendibilità ed i valori più verosimili del mercato al 2030. È fondamentale che l’Italia produca e soddisfi il mercato in base alle proprie caratteristiche ed alla propria economia.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2987881
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