Preparedness è un discorso su oggetti, tecnologie, infrastrutture che strutturano il contatto tra particolari condizioni materiali economiche, culturali e politiche. Luoghi critici attraverso i quali si formano, si riformano e in cui si manifestano socialità, pratiche di governance e politiche in bilico tra promesse e il loro possibile fallimento. La questione della preparedness emerge dall'intersezione di quattro temi principali. Il primo è relativo alla crescente precarietà del vivere, a questo si affianca la questione della vulnerabilità dell'individuo e delle ecologie, il terzo elemento è relativo all’emergenza del tema della protezione e della difesa. Questo intreccio ridefinisce un discorso sul rapporto tra progetto, condizioni di precarietà, vulnerabilità e crisi che, implicitamente, rinnova anche la pratica del fare ricerca e progetto urbanistico, lavorando con ciò che è disponibile: muddling through. Nel volume Cities Learning from a Pandemic. Towards Preparedness, a cura di Simonetta Armondi, Alessandro Balducci, Martina Bovo e Beatrice Galimberti (Routledge, 2023) si sostiene che il progetto e la costruzione di politiche urbane siano il luogo privilegiato in cui confrontarsi con la crisi. Il concetto-chiave è quello di preparedneess (in italiano, preparatezza, prontezza), considerato come nozione che merita di essere discussa nei campi della pianificazione, del progetto e delle politiche urbane. La preparedneess, secondo gli autori, non è una semplice forma narrativa o metafora allusiva di possibili strategie d’azione utili a far fronte a cambiamenti imprevedibili, ma va considerata come una vera e propria “tecnologia” a supporto di adeguate condizioni dell’abitare in situazioni di incertezza.
PREPARARSI ALL'IMPREVEDIBILE (Commento al libro curato da Armondi, Balducci, Bovo, Galimberti) / DI CAMPLI, Antonio. - (2023).
PREPARARSI ALL'IMPREVEDIBILE (Commento al libro curato da Armondi, Balducci, Bovo, Galimberti)
Antonio Di Campli
2023
Abstract
Preparedness è un discorso su oggetti, tecnologie, infrastrutture che strutturano il contatto tra particolari condizioni materiali economiche, culturali e politiche. Luoghi critici attraverso i quali si formano, si riformano e in cui si manifestano socialità, pratiche di governance e politiche in bilico tra promesse e il loro possibile fallimento. La questione della preparedness emerge dall'intersezione di quattro temi principali. Il primo è relativo alla crescente precarietà del vivere, a questo si affianca la questione della vulnerabilità dell'individuo e delle ecologie, il terzo elemento è relativo all’emergenza del tema della protezione e della difesa. Questo intreccio ridefinisce un discorso sul rapporto tra progetto, condizioni di precarietà, vulnerabilità e crisi che, implicitamente, rinnova anche la pratica del fare ricerca e progetto urbanistico, lavorando con ciò che è disponibile: muddling through. Nel volume Cities Learning from a Pandemic. Towards Preparedness, a cura di Simonetta Armondi, Alessandro Balducci, Martina Bovo e Beatrice Galimberti (Routledge, 2023) si sostiene che il progetto e la costruzione di politiche urbane siano il luogo privilegiato in cui confrontarsi con la crisi. Il concetto-chiave è quello di preparedneess (in italiano, preparatezza, prontezza), considerato come nozione che merita di essere discussa nei campi della pianificazione, del progetto e delle politiche urbane. La preparedneess, secondo gli autori, non è una semplice forma narrativa o metafora allusiva di possibili strategie d’azione utili a far fronte a cambiamenti imprevedibili, ma va considerata come una vera e propria “tecnologia” a supporto di adeguate condizioni dell’abitare in situazioni di incertezza.File | Dimensione | Formato | |
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