In tempi di decrescita demografica, il tema del dimensionamento piano rappresenta un aspetto cruciale in rapporto agli obiettivi che si intendono perseguire con il piano urbanistico e ruota attorno alla ricerca di un punto ottimale di equilibrio fra il peso insediativo e la capacità di carico urbanistico. In questo senso, una delle questioni centrali del DI 1444/68, inerente la previsione di standard in rapporto alla funzione residenziale riguarda la stima, con ragionevole approssimazione, del numero degli abitanti cui riferire il calcolo delle aree per servizi: nelle prassi, la tecnica urbanistica ha risolto questa aspetto facendo ricorso al concetto di ‘capacità insediativa teorica’. Il tema riveste tutt’altro che un ragionieristico interesse poiché è attorno alla correlazione fra disponibilità quantitiva di spazi e prestazione dei servizi erogati che si gioca la qualità insediativa e dell’abitare. Nella teoria e nella pratica dell’urbanistica, analisi e previsioni d’uso del suolo sono state tradizionalmente svolte più sul lato della domanda che sul lato dell’offerta, anche se la dinamica dell’offerta è spesso meno incerta rispetto a quella della domanda e potrebbe costituire un riferimento più preciso per le previsioni e le scelte di piano. Il concetto di capacità insediativa, intesa come quantità di servizi e di infrastrutture che consentono un certo ‘peso insediativo’ (o resistono ad esso) ha il pregio di spostare l’accento su un punto di incontro tra domanda e offerta e consente di determinare il dimensionamento del piano.

Il calcolo della capacità insediativa residenziale, una questione non solo tecnica / Giaimo, Carolina. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 2239-4222. - ELETTRONICO. - 304:(2022), pp. 71-71.

Il calcolo della capacità insediativa residenziale, una questione non solo tecnica

Giaimo,Carolina
2022

Abstract

In tempi di decrescita demografica, il tema del dimensionamento piano rappresenta un aspetto cruciale in rapporto agli obiettivi che si intendono perseguire con il piano urbanistico e ruota attorno alla ricerca di un punto ottimale di equilibrio fra il peso insediativo e la capacità di carico urbanistico. In questo senso, una delle questioni centrali del DI 1444/68, inerente la previsione di standard in rapporto alla funzione residenziale riguarda la stima, con ragionevole approssimazione, del numero degli abitanti cui riferire il calcolo delle aree per servizi: nelle prassi, la tecnica urbanistica ha risolto questa aspetto facendo ricorso al concetto di ‘capacità insediativa teorica’. Il tema riveste tutt’altro che un ragionieristico interesse poiché è attorno alla correlazione fra disponibilità quantitiva di spazi e prestazione dei servizi erogati che si gioca la qualità insediativa e dell’abitare. Nella teoria e nella pratica dell’urbanistica, analisi e previsioni d’uso del suolo sono state tradizionalmente svolte più sul lato della domanda che sul lato dell’offerta, anche se la dinamica dell’offerta è spesso meno incerta rispetto a quella della domanda e potrebbe costituire un riferimento più preciso per le previsioni e le scelte di piano. Il concetto di capacità insediativa, intesa come quantità di servizi e di infrastrutture che consentono un certo ‘peso insediativo’ (o resistono ad esso) ha il pregio di spostare l’accento su un punto di incontro tra domanda e offerta e consente di determinare il dimensionamento del piano.
2022
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