Il saggio illustra la formazione delle prime collezioni del Politecnico nato nel 1906 dalla fusione della Scuola di applicazione per Ingegneri di Torino (1859) e del Museo Industriale Nazionale (1862). Questo patrimonio è frutto di un processo di innovazione didattica che fonde l’alta teoria scientifica con la sperimentazione laboratoriale per formare la nuova figura del tecnico moderno cui affidare un ruolo cardine nelle prospettive politiche ed economiche per la costruzione dell’Italia moderna. Il significativo apporto di Giovanni Curioni alla nascita della moderna scienza delle costruzioni annesso alla formazione di una cultura architettonica, i nuovi indirizzi dell’ingegneria italiana sui trafori di collegamento grazie alla scoperta della nitroglicerina da parte di Ascanio Sobrero e agli studi sull’arte mineraria di Quintino Sella, le invenzioni di Galileo Ferraris nel campo dell’elettrotecnica che rivoluzionano usi e costumi della società, gli apporti meccanici, fisici e chimici sono un patrimonio su cui si fonda la memoria e l’identità passata e futura del Politecnico di Torino.

Arte, tecnica, industria nelle collezioni storiche del Politecnico di Torino (1859-1906) / Pesando, ANNALISA BARBARA. - In: ANNALI DI STORIA DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE. - ISSN 1127-8250. - 26:1(2022), pp. 115-135.

Arte, tecnica, industria nelle collezioni storiche del Politecnico di Torino (1859-1906)

Pesando Annalisa Barbara
2022

Abstract

Il saggio illustra la formazione delle prime collezioni del Politecnico nato nel 1906 dalla fusione della Scuola di applicazione per Ingegneri di Torino (1859) e del Museo Industriale Nazionale (1862). Questo patrimonio è frutto di un processo di innovazione didattica che fonde l’alta teoria scientifica con la sperimentazione laboratoriale per formare la nuova figura del tecnico moderno cui affidare un ruolo cardine nelle prospettive politiche ed economiche per la costruzione dell’Italia moderna. Il significativo apporto di Giovanni Curioni alla nascita della moderna scienza delle costruzioni annesso alla formazione di una cultura architettonica, i nuovi indirizzi dell’ingegneria italiana sui trafori di collegamento grazie alla scoperta della nitroglicerina da parte di Ascanio Sobrero e agli studi sull’arte mineraria di Quintino Sella, le invenzioni di Galileo Ferraris nel campo dell’elettrotecnica che rivoluzionano usi e costumi della società, gli apporti meccanici, fisici e chimici sono un patrimonio su cui si fonda la memoria e l’identità passata e futura del Politecnico di Torino.
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