Nella pi ampia cornice dell’esigenza non solo del riconoscimento dell’ambito del design come bene culturale, ma anche della costituzione di una rete di archivi interconnessi, accessibili, supportati da modi di interrogazione pi efficienti di quanto non sia il corrente sistema di archiviazione, il paper tenta una prima ricognizione sulla storia dell’azienda Saporiti, attiva a Besnate (Varese) fin dall’immediato secondo dopoguerra. Grazie all’attenzione della propriet alla conservazione della documentazione sulla storia dell’impresa di arredi, si ricostruisce la sequenza di prodotti, delle collaborazioni con architetti e designer, dell’organizzazione dell’impresa e della sua fortuna. Ne emergono fasi legate alle richieste del mercato quanto alle tendenze pi sperimentali, e vi si leggono, grazie alla presenza di designer come Augusto Bozzi, Ado Franchini, Alberto Rosselli e altri, i riflessi tanto del dibattito teorico sul progetto dell’arredo, quanto le oscillazioni del gusto e dei modi produttivi lungo un arco temporale di quasi settant’anni.
La produzione Saporiti. Un capitolo della storia dell’arredamento italiano e un giacimento culturale / Dellapiana, Elena. - In: CERAMICA E ARTI DECORATIVE DEL NOVECENTO. - ISSN 2612-2553. - STAMPA. - X:(2022), pp. 97-116.
La produzione Saporiti. Un capitolo della storia dell’arredamento italiano e un giacimento culturale
DELLAPIANA, Elena
2022
Abstract
Nella pi ampia cornice dell’esigenza non solo del riconoscimento dell’ambito del design come bene culturale, ma anche della costituzione di una rete di archivi interconnessi, accessibili, supportati da modi di interrogazione pi efficienti di quanto non sia il corrente sistema di archiviazione, il paper tenta una prima ricognizione sulla storia dell’azienda Saporiti, attiva a Besnate (Varese) fin dall’immediato secondo dopoguerra. Grazie all’attenzione della propriet alla conservazione della documentazione sulla storia dell’impresa di arredi, si ricostruisce la sequenza di prodotti, delle collaborazioni con architetti e designer, dell’organizzazione dell’impresa e della sua fortuna. Ne emergono fasi legate alle richieste del mercato quanto alle tendenze pi sperimentali, e vi si leggono, grazie alla presenza di designer come Augusto Bozzi, Ado Franchini, Alberto Rosselli e altri, i riflessi tanto del dibattito teorico sul progetto dell’arredo, quanto le oscillazioni del gusto e dei modi produttivi lungo un arco temporale di quasi settant’anni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2961400