Il saggio fa il punto sul ruolo di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours quale seconda Reggente, ma anche come amministratore - per il Gran Maestro suo figlio - dell'estesissimo patrimonio della Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro (Ordine Mauriziano), raccogliendo da un lato l'eredità della suocera Cristina di Francia (con le vicende complesse dell'accettazione da parte del Consiglio già studiate da chi scrive) e dall'altra aprendo, con la consueta accorta politica imprenditoriale, al ruolo di vero e proprio calmiere economico per il Ducato, e quindi Regno, che all'Ordine verrà assegnato proprio da suo figlio, Vittorio Amedeo II. Ricorrendo a un'estesa campagna di ricognizione archivistica, il saggio rilegge le commesse rilevantissime per gli ospedali cittadini (certo quello di San Giovanni Battista, ma anche il cantiere per molti versi pilota rappresentato da quello non a caso per l'ospedale magistrale della Religione), la revisione del patrimonio della corona con accorte disposizioni e la larga messa a coltura dei tenimenti, anche per tramite proprio dell'Ordine, l'assegnazione di commende come sistema di ascesa sociale e amministrazione accorta di larghe porzioni territoriali e infine la scelta di formule e modelli negli atti ufficiali che mettono in chiaro il suo ruolo - certo subordinato in quanto donna - ma solo al figlio quale Gran Maestro dell'Ordine e che mostrano un acume amministrativo in grado di assicurare, anche su questo fronte, un patrimonio solido e ben amministrato.
Una volontà sovrana: Maria Giovanna Battista e la Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro / Devoti, Chiara - In: Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Stato, capitale, architettura / Devoti C. (a cura di). - STAMPA. - Firenze : LEO S. OLSCHKI EDITORE, 2021. - ISBN 9788822267764. - pp. 227-252
Una volontà sovrana: Maria Giovanna Battista e la Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro
Devoti, Chiara
2021
Abstract
Il saggio fa il punto sul ruolo di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours quale seconda Reggente, ma anche come amministratore - per il Gran Maestro suo figlio - dell'estesissimo patrimonio della Sacra Religione dei Santi Maurizio e Lazzaro (Ordine Mauriziano), raccogliendo da un lato l'eredità della suocera Cristina di Francia (con le vicende complesse dell'accettazione da parte del Consiglio già studiate da chi scrive) e dall'altra aprendo, con la consueta accorta politica imprenditoriale, al ruolo di vero e proprio calmiere economico per il Ducato, e quindi Regno, che all'Ordine verrà assegnato proprio da suo figlio, Vittorio Amedeo II. Ricorrendo a un'estesa campagna di ricognizione archivistica, il saggio rilegge le commesse rilevantissime per gli ospedali cittadini (certo quello di San Giovanni Battista, ma anche il cantiere per molti versi pilota rappresentato da quello non a caso per l'ospedale magistrale della Religione), la revisione del patrimonio della corona con accorte disposizioni e la larga messa a coltura dei tenimenti, anche per tramite proprio dell'Ordine, l'assegnazione di commende come sistema di ascesa sociale e amministrazione accorta di larghe porzioni territoriali e infine la scelta di formule e modelli negli atti ufficiali che mettono in chiaro il suo ruolo - certo subordinato in quanto donna - ma solo al figlio quale Gran Maestro dell'Ordine e che mostrano un acume amministrativo in grado di assicurare, anche su questo fronte, un patrimonio solido e ben amministrato.File | Dimensione | Formato | |
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