ITA - Può sembrare inappropriato parlare di modelli tangibili in un contesto come l’attuale, dove un processo di progressiva dematerializzazione investe in profondità la comunicazione, le conoscenze e tutti gli ambiti del vivere quotidiano; tuttavia la proposta dell’oggetto fisico come strumento per accompagnare all’osservazione del reale, e in particolare di una realtà architettonica, rientra in quel percorso di costruzione di significato a partire dall’esperienza corporea che è sempre più riconosciuto in ambito formativo, al di là dell’apparente accessibilità dell’oggetto virtuale. Il presente volume si inserisce in questa problematica e nasce con l’intenzione di condividere un approccio geometrico alla forma, costruita e non, utilizzando i modelli fisici per imparare ad osservare ed educare ad osservare; è l’esito di un dialogo fra Disegno e Geometria, Rappresentazione e Matematica, avviato da anni all’interno di un gruppo di docenti del Politecnico di Torino e non solo, allo scopo di identificare modalità per la comprensione e la rappresentazione delle forme architettoniche. L’approccio interdisciplinare emerso dal confronto delle specifiche competenze si è concretizzato intorno all’uso della Geometria come linguaggio comune per comunicare in modo oggettivo, cercando, per quanto possibile, di condividere la conoscenza spaziale in termini di contenuti e metodi, recuperando e riscoprendo argomenti comuni alle discipline coinvolte. Il mondo costruito, che gli addetti ai lavori conoscono a partire dal progetto, è quotidianamente fruito dai non addetti ai lavori, molto spesso in modo inconsapevole, senza strumenti per apprezzarlo e nemmeno per descriverlo; per avviare una presa di coscienza è necessario un bagaglio di competenze basilari che possono essere divulgate a vari livelli educativi, tenendo conto di come il contesto socio-culturale influisce sulla prefigurazione spaziale. In questo senso una ‘divulgazione architettonica’ sembra necessaria, per indurre capacità di lettura e dialogo con l’esistente, consapevolezza, coinvolgimento e un linguaggio per comunicare in modo univoco ciò che si vuole esprimere, non solo nell’ambito degli addetti ai lavori. L’opera si propone di presentare le linee essenziali degli studi condotti negli anni a tale proposito, oltre a raccogliere i numerosi materiali prodotti, sistematizzandoli insieme alle osservazioni e ai risultati emersi dalle sperimentazioni. Non si vuole offrire la narrazione di un insieme di esperienze didattiche/ divulgative, bensì la presentazione di metodi e strumenti che man mano le hanno rese possibili. Per gli autori il percorso è ancora aperto: il quotidiano confronto interdisciplinare ha introdotto nuovi scenari dei quali il volume espone il resoconto di quanto elaborato fino ad ora | ENG - It may seem inappropriate to speak of tangible models in a context such as the present, where a progressive dematerialization process deeply affects communication, knowledge and all daily life areas; however, the proposal of physical objects as tools to accompany the observation of reality, and in particular of an architectural reality, is part of the path of meaning construction starting from the bodily experience that is increasingly recognized in the formative field, beyond the apparent accessibility of virtual objects. This volume fits into the above problem and is born with the intention of sharing a geometric approach to shape, whether built or not, using physical models to learn to observe and educate to observe; it is the result of a dialogue between drawing and geometry, representation and mathematics, started for years within a group of teachers from the Politecnico di Torino and not only, in order to identify ways of understanding and representing architectural shapes. The interdisciplinary approach, emerged from the comparison of specific skills, led to the use of geometry as a common language to communicate objectively, in order to share, as far as possible, spatial knowledge in terms of contents and methods, recovering and rediscovering topics common to the involved disciplines. The built world, which professionals know from the project, is practiced daily by non-professionals, very often unconsciously without tools to appreciate it or even to describe it; to start their awareness it is necessary to have a set of basic skills that can be disseminated at various educational levels, taking into account how the socio-cultural context influences spatial prefiguration. In this sense, an ‘architectural dissemination’ seems necessary, to induce the ability to read and dialogue with the existing, as well as awareness, involvement and a language to uniquely communicate what one wants to express, not only in the field of professionals. Aim of this work is to present the essential lines of studies conducted over the years in this regard and to collect the numerous materials produced, systematizing them together with observations and results emerged from the experiments. The purpose is not a narration of a set of didactic/informative experiences, but a presentation of methods and tools that gradually made them possible. Authors’ path is still open, in fact, this volume collects results of the on going research programm where a daily interdisciplinary dialogue introduced new scenarios.

Geometrie tangibili. Catalogo visuale di modelli per la comprensione della forma architettonica | Tangible geometries. Visual catalogue of models for understanding the architectural shape / Cumino, Caterina; Pavignano, Martino; Zich, Ursula. - STAMPA. - (2022), pp. 1-354.

Geometrie tangibili. Catalogo visuale di modelli per la comprensione della forma architettonica | Tangible geometries. Visual catalogue of models for understanding the architectural shape

Caterina Cumino;Martino Pavignano;Ursula Zich
2022

Abstract

ITA - Può sembrare inappropriato parlare di modelli tangibili in un contesto come l’attuale, dove un processo di progressiva dematerializzazione investe in profondità la comunicazione, le conoscenze e tutti gli ambiti del vivere quotidiano; tuttavia la proposta dell’oggetto fisico come strumento per accompagnare all’osservazione del reale, e in particolare di una realtà architettonica, rientra in quel percorso di costruzione di significato a partire dall’esperienza corporea che è sempre più riconosciuto in ambito formativo, al di là dell’apparente accessibilità dell’oggetto virtuale. Il presente volume si inserisce in questa problematica e nasce con l’intenzione di condividere un approccio geometrico alla forma, costruita e non, utilizzando i modelli fisici per imparare ad osservare ed educare ad osservare; è l’esito di un dialogo fra Disegno e Geometria, Rappresentazione e Matematica, avviato da anni all’interno di un gruppo di docenti del Politecnico di Torino e non solo, allo scopo di identificare modalità per la comprensione e la rappresentazione delle forme architettoniche. L’approccio interdisciplinare emerso dal confronto delle specifiche competenze si è concretizzato intorno all’uso della Geometria come linguaggio comune per comunicare in modo oggettivo, cercando, per quanto possibile, di condividere la conoscenza spaziale in termini di contenuti e metodi, recuperando e riscoprendo argomenti comuni alle discipline coinvolte. Il mondo costruito, che gli addetti ai lavori conoscono a partire dal progetto, è quotidianamente fruito dai non addetti ai lavori, molto spesso in modo inconsapevole, senza strumenti per apprezzarlo e nemmeno per descriverlo; per avviare una presa di coscienza è necessario un bagaglio di competenze basilari che possono essere divulgate a vari livelli educativi, tenendo conto di come il contesto socio-culturale influisce sulla prefigurazione spaziale. In questo senso una ‘divulgazione architettonica’ sembra necessaria, per indurre capacità di lettura e dialogo con l’esistente, consapevolezza, coinvolgimento e un linguaggio per comunicare in modo univoco ciò che si vuole esprimere, non solo nell’ambito degli addetti ai lavori. L’opera si propone di presentare le linee essenziali degli studi condotti negli anni a tale proposito, oltre a raccogliere i numerosi materiali prodotti, sistematizzandoli insieme alle osservazioni e ai risultati emersi dalle sperimentazioni. Non si vuole offrire la narrazione di un insieme di esperienze didattiche/ divulgative, bensì la presentazione di metodi e strumenti che man mano le hanno rese possibili. Per gli autori il percorso è ancora aperto: il quotidiano confronto interdisciplinare ha introdotto nuovi scenari dei quali il volume espone il resoconto di quanto elaborato fino ad ora | ENG - It may seem inappropriate to speak of tangible models in a context such as the present, where a progressive dematerialization process deeply affects communication, knowledge and all daily life areas; however, the proposal of physical objects as tools to accompany the observation of reality, and in particular of an architectural reality, is part of the path of meaning construction starting from the bodily experience that is increasingly recognized in the formative field, beyond the apparent accessibility of virtual objects. This volume fits into the above problem and is born with the intention of sharing a geometric approach to shape, whether built or not, using physical models to learn to observe and educate to observe; it is the result of a dialogue between drawing and geometry, representation and mathematics, started for years within a group of teachers from the Politecnico di Torino and not only, in order to identify ways of understanding and representing architectural shapes. The interdisciplinary approach, emerged from the comparison of specific skills, led to the use of geometry as a common language to communicate objectively, in order to share, as far as possible, spatial knowledge in terms of contents and methods, recovering and rediscovering topics common to the involved disciplines. The built world, which professionals know from the project, is practiced daily by non-professionals, very often unconsciously without tools to appreciate it or even to describe it; to start their awareness it is necessary to have a set of basic skills that can be disseminated at various educational levels, taking into account how the socio-cultural context influences spatial prefiguration. In this sense, an ‘architectural dissemination’ seems necessary, to induce the ability to read and dialogue with the existing, as well as awareness, involvement and a language to uniquely communicate what one wants to express, not only in the field of professionals. Aim of this work is to present the essential lines of studies conducted over the years in this regard and to collect the numerous materials produced, systematizing them together with observations and results emerged from the experiments. The purpose is not a narration of a set of didactic/informative experiences, but a presentation of methods and tools that gradually made them possible. Authors’ path is still open, in fact, this volume collects results of the on going research programm where a daily interdisciplinary dialogue introduced new scenarios.
2022
9791259946454
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2941792