Le ricorrenti e recenti catastrofi dovute al cambiamento climatico, insieme agli allarmanti e crescenti dati sul consumo di suolo, potrebbero far sembrare tale tesi ormai globalmente ovvia, invece così non è. Come docenti universitari ce ne si accorge molto bene insegnando a studenti internazionali che provengono da Paesi in cui la tutela dei parchi non esiste (o esiste ma è assai meno rispettata): portano in classe violente immagini di speculazioni edilizie in aree naturalistiche di pregio nei propri Paesi d’origine, insieme a racconti di corruzione e mala gestione del potere. Una premessa a questa riflessione è perciò necessaria: problematizzare le complesse questioni legate a forme innovative di gestione dei parchi non significa né rinnegare l’idea che la pianificazione dei parchi sia di fondamentale importanza, né svalutare il lavoro che quotidianamente svolgono i soggetti istituzionalmente preposti alla conservazione e alla gestione dei parchi. L’obiettivo è, invece, quello di ragionare sull’Amministrazione condivisa dei parchi come beni comuni.
Anche noi possiamo prenderci cura dei parchi, Beni comuni / Ciaffi, D.. - In: LABSUS. - ISSN 2038-386X. - ELETTRONICO. - (2020).
Titolo: | Anche noi possiamo prenderci cura dei parchi, Beni comuni | |
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Data di pubblicazione: | 2020 | |
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http://hdl.handle.net/11583/2928052