Sin dai primi mesi della pandemia di COVID-19 è risultato chiaro come, per far fronte all’emergenza sanitaria, i futuri scenari urbani avrebbero dovuto prevedere significative innovazioni in tema di mobilità e di disegno dei paesaggi della strada. L’emergere delle istanze connesse al distanziamento sociale e al contingentamento dei mezzi pubblici hanno portato diverse città a prevedere sistemi di mobilità sostenibile in grado di contrastare una incontrollata crescita nell’uso del mezzo privato e i conseguenti impatti ambientali. Al contempo, si è guardato con rinnovato interesse alla strada come componente strategica del paesaggio urbano, in grado di supplire alla carenza di spazi aperti pubblici di prossimità resa evidente, soprattutto all’interno di tessuti urbani densi, dalle misure di limitazione agli spostamenti. L’interpretazione della strada come spazio multifunzionale in grado di assolvere a scopi di mobilità sostenibile, sociali e non da ultimo ecologico- ambientali è stata posta pertanto alla base di diverse sperimentazioni progettuali, in Italia come all’estero. Questo articolo riporta e discute alcune iniziative di ridisegno dei paesaggi della strada innescate dalla contingenza pandemica e attualmente in corso a Torino, città tra le più colpite, nel nostro paese, dalla prima come dalla seconda ondata del 2020. La lettura di queste esperienze, oltre a gettare luce su pratiche non scontate in una città tradizionalmente ‘auto-centrica’, apre a riflessioni più generali sul ruolo della crisi come motore di innovazione urbana e su obiettivi e modi del progetto di paesaggio per la strada nella contingenza pandemica e oltre.

Paesaggi della strada in pandemia: progetti per l’emergenza e oltre / Salizzoni, EMMA PAOLA GERMANA. - In: RI-VISTA. RICERCHE PER LA PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO. - ISSN 1724-6768. - 19:1(2021), pp. 218-241. [10.36253/rv-10157]

Paesaggi della strada in pandemia: progetti per l’emergenza e oltre

Emma Salizzoni
2021

Abstract

Sin dai primi mesi della pandemia di COVID-19 è risultato chiaro come, per far fronte all’emergenza sanitaria, i futuri scenari urbani avrebbero dovuto prevedere significative innovazioni in tema di mobilità e di disegno dei paesaggi della strada. L’emergere delle istanze connesse al distanziamento sociale e al contingentamento dei mezzi pubblici hanno portato diverse città a prevedere sistemi di mobilità sostenibile in grado di contrastare una incontrollata crescita nell’uso del mezzo privato e i conseguenti impatti ambientali. Al contempo, si è guardato con rinnovato interesse alla strada come componente strategica del paesaggio urbano, in grado di supplire alla carenza di spazi aperti pubblici di prossimità resa evidente, soprattutto all’interno di tessuti urbani densi, dalle misure di limitazione agli spostamenti. L’interpretazione della strada come spazio multifunzionale in grado di assolvere a scopi di mobilità sostenibile, sociali e non da ultimo ecologico- ambientali è stata posta pertanto alla base di diverse sperimentazioni progettuali, in Italia come all’estero. Questo articolo riporta e discute alcune iniziative di ridisegno dei paesaggi della strada innescate dalla contingenza pandemica e attualmente in corso a Torino, città tra le più colpite, nel nostro paese, dalla prima come dalla seconda ondata del 2020. La lettura di queste esperienze, oltre a gettare luce su pratiche non scontate in una città tradizionalmente ‘auto-centrica’, apre a riflessioni più generali sul ruolo della crisi come motore di innovazione urbana e su obiettivi e modi del progetto di paesaggio per la strada nella contingenza pandemica e oltre.
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