Le Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino hanno rappresentato per oltre un secolo uno tra i più importanti stabilimenti industriali della città. Dismessi nei primi anni ’90 del secolo scorso, in teoria abbattuti secondo quanto indicato nel Piano Regolatore del 1995, tali spazi sono divenuti, di recente, un centro culturale cittadino. Scopo dell’articolo è analizzare se e come le trasformazioni delle OGR hanno contribuito al processo di cambiamento della città puntando, nello specifico, alla ricerca di una vocazione culturale rimasta in ombra nelle fasi precedenti della storia della città. La transizione di Torino da città dell’industria a città turistica e culturale ha cercato di prendere forma, infatti, proprio attraverso il ripensamento di spazi e luoghi simbolici della città. L’articolo, inoltre, si interroga sulla riqualificazione delle OGR e se questa possa esser letta come un elemento di resilienza della città nel riformulare il proprio ruolo, la propria identità, le proprie strategie. Reframing industrial places and buildings between identity and resilience: the case of OGR in Turin For over a century the Officine Grandi Riparazioni (OGR) used to be an important industrial site for the maintenance of the trains in Turin, Italy. The paper aims to analyse the multiple activities, meaning and practices that overlapped within and across OGR since the Fordist crisis in the 1970s to today. The area was abandoned in the early ’90 and, subsequently, the debate on its transformation has been debated between the will to forget the past and the need to preserve its cultural heritage. The Turin’s new urban development planning (1995) envisioned the demolition of the historic H shaped building but, thanks to an amendment the OGR were preserved and today it is a cultural centre. The paper discusses if OGR may be interpreted as a mirror of Turin’s resilience strategies in dealing with its economic transition. The transition of Turin from industrial to a tourist and cultural city has shaped through the rethinking of symbolic spaces and places in the city.
Ripensare spazi e luoghi del passato industriale. Una lettura tra identità e resilienza: il caso delle OGR a Torino / Crivello, Silvia; Pede, Elena. - In: ATTI E RASSEGNA TECNICA. - ISSN 0004-7287. - ELETTRONICO. - LXXIII:2(2019), pp. 125-130.
Ripensare spazi e luoghi del passato industriale. Una lettura tra identità e resilienza: il caso delle OGR a Torino
Crivello Silvia;Pede Elena
2019
Abstract
Le Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino hanno rappresentato per oltre un secolo uno tra i più importanti stabilimenti industriali della città. Dismessi nei primi anni ’90 del secolo scorso, in teoria abbattuti secondo quanto indicato nel Piano Regolatore del 1995, tali spazi sono divenuti, di recente, un centro culturale cittadino. Scopo dell’articolo è analizzare se e come le trasformazioni delle OGR hanno contribuito al processo di cambiamento della città puntando, nello specifico, alla ricerca di una vocazione culturale rimasta in ombra nelle fasi precedenti della storia della città. La transizione di Torino da città dell’industria a città turistica e culturale ha cercato di prendere forma, infatti, proprio attraverso il ripensamento di spazi e luoghi simbolici della città. L’articolo, inoltre, si interroga sulla riqualificazione delle OGR e se questa possa esser letta come un elemento di resilienza della città nel riformulare il proprio ruolo, la propria identità, le proprie strategie. Reframing industrial places and buildings between identity and resilience: the case of OGR in Turin For over a century the Officine Grandi Riparazioni (OGR) used to be an important industrial site for the maintenance of the trains in Turin, Italy. The paper aims to analyse the multiple activities, meaning and practices that overlapped within and across OGR since the Fordist crisis in the 1970s to today. The area was abandoned in the early ’90 and, subsequently, the debate on its transformation has been debated between the will to forget the past and the need to preserve its cultural heritage. The Turin’s new urban development planning (1995) envisioned the demolition of the historic H shaped building but, thanks to an amendment the OGR were preserved and today it is a cultural centre. The paper discusses if OGR may be interpreted as a mirror of Turin’s resilience strategies in dealing with its economic transition. The transition of Turin from industrial to a tourist and cultural city has shaped through the rethinking of symbolic spaces and places in the city.File | Dimensione | Formato | |
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