Costruita nella cosiddetta Città vecchia di Torino, non lontano e forse ai margini dell'area riservata alla corte sabauda, la chiesa dell'Arciconfraternita della Ss. Trinità è esito di un progetto di Ascanio Vitozzi che, negli ultimi decenni del Cinquecento, introduce nella capitale del Ducato, l'uso della pianta centrale, tracciandola nell'area già occupata dalla precedente chiesa di Sant'Agnese. Il contributo discute il disegno dell'architettura, paradigmatico esempio di chiesa per una confraternita, e ne indaga - a fronte di una ricerca di archivio molto approfondita - le trasformazioni che interessano il costruito fino all'Ottocento quando, dopo essere stata oggetto di lavori coordinati da ingegneri e architetti di corte quali Carlo di Castellamonte e Filippo Juvarra, è affidata alle mani di professionisti a lungo impegnati nella costruzione di edifici sacri. Il disegno della cupola, prima cupola voluta in Torino città capitale, la pianta circolare e il costante riferimento al ritmo ternario interprete della Ss. Trinità, nonché lo studio dettagliato delle modifiche imposte alla chiesa al variare della forma urbana suggeriscono interpretazioni suggestive del ruolo della stessa chiesa nella storia del Ducato.
Architettura e città per la chiesa dell’Arciconfraternita della Ss. Trinità in Torino / Gianasso, E. - In: Una chiesa per il Ducato: la Ss. Trinità di Torino / Michele Ruffino. - STAMPA. - Torino : CLUT, 2020. - ISBN 9788879924580. - pp. 81-100
Architettura e città per la chiesa dell’Arciconfraternita della Ss. Trinità in Torino
Gianasso E.
2020
Abstract
Costruita nella cosiddetta Città vecchia di Torino, non lontano e forse ai margini dell'area riservata alla corte sabauda, la chiesa dell'Arciconfraternita della Ss. Trinità è esito di un progetto di Ascanio Vitozzi che, negli ultimi decenni del Cinquecento, introduce nella capitale del Ducato, l'uso della pianta centrale, tracciandola nell'area già occupata dalla precedente chiesa di Sant'Agnese. Il contributo discute il disegno dell'architettura, paradigmatico esempio di chiesa per una confraternita, e ne indaga - a fronte di una ricerca di archivio molto approfondita - le trasformazioni che interessano il costruito fino all'Ottocento quando, dopo essere stata oggetto di lavori coordinati da ingegneri e architetti di corte quali Carlo di Castellamonte e Filippo Juvarra, è affidata alle mani di professionisti a lungo impegnati nella costruzione di edifici sacri. Il disegno della cupola, prima cupola voluta in Torino città capitale, la pianta circolare e il costante riferimento al ritmo ternario interprete della Ss. Trinità, nonché lo studio dettagliato delle modifiche imposte alla chiesa al variare della forma urbana suggeriscono interpretazioni suggestive del ruolo della stessa chiesa nella storia del Ducato.File | Dimensione | Formato | |
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