Antichi tetti e solai in legno rappresentano una delle peculiarità architettoniche più belle dell’edilizia storica, meritando, quando possibile, un restauro strutturale che ne possa preservare la continuità di esercizio e l’adeguamento alle nuove destinazioni d’uso. Il problema principale delle strutture lignee risiede nella marciscenza e degrado materico, dovuto all’umidità, infiltrazioni e all’attacco di organismi vegetali, e nelle eccessive deformazioni che possono accumulare nel corso dei secoli. Il legno pesa circa 5 volte meno del calcestruzzo, ma possiede una resistenza a compressione pressochè identica e una buona resistenza a trazione. In campo sismico le strutture in legno sono più leggere e pertanto comportano minori masse sismiche che contribuiscono a limitare le sollecitazioni dinamiche assoggettanti l’edificio, con benefici in termini di resistenza sismica. Antiche travi di solai o capriate potranno trovare diverse soluzioni di rinforzo, a scelta tra quelle più tradizionali legate all’uso di profili ed elementi in acciaio, a quelle più moderne che prevedono l’utilizzo dei nuovi materiali compositi. Come sempre sarà il contesto delle problematiche di degrado, esigenze di conservazione e necessità statiche ad indirizzare la scelta della giusta tecnica di rinforzo, che dovrà provvedere, per quanto possibile, al mantenimento in esercizio della originaria struttura lignea con l’eventuale collaborazione statica di elementi aggiuntivi di supporto.

RECUPERARE E RINFORZARE LE ANTICHE STRUTTURE LIGNEE. Anche il legno può contribuire al rafforzamento sismico / Grazzini, Alessandro; Agnetti, Stefano. - In: RECUPERO E CONSERVAZIONE. - ISSN 2283-7558. - ELETTRONICO. - 156:(2019), pp. 64-72.

RECUPERARE E RINFORZARE LE ANTICHE STRUTTURE LIGNEE. Anche il legno può contribuire al rafforzamento sismico

Alessandro Grazzini;
2019

Abstract

Antichi tetti e solai in legno rappresentano una delle peculiarità architettoniche più belle dell’edilizia storica, meritando, quando possibile, un restauro strutturale che ne possa preservare la continuità di esercizio e l’adeguamento alle nuove destinazioni d’uso. Il problema principale delle strutture lignee risiede nella marciscenza e degrado materico, dovuto all’umidità, infiltrazioni e all’attacco di organismi vegetali, e nelle eccessive deformazioni che possono accumulare nel corso dei secoli. Il legno pesa circa 5 volte meno del calcestruzzo, ma possiede una resistenza a compressione pressochè identica e una buona resistenza a trazione. In campo sismico le strutture in legno sono più leggere e pertanto comportano minori masse sismiche che contribuiscono a limitare le sollecitazioni dinamiche assoggettanti l’edificio, con benefici in termini di resistenza sismica. Antiche travi di solai o capriate potranno trovare diverse soluzioni di rinforzo, a scelta tra quelle più tradizionali legate all’uso di profili ed elementi in acciaio, a quelle più moderne che prevedono l’utilizzo dei nuovi materiali compositi. Come sempre sarà il contesto delle problematiche di degrado, esigenze di conservazione e necessità statiche ad indirizzare la scelta della giusta tecnica di rinforzo, che dovrà provvedere, per quanto possibile, al mantenimento in esercizio della originaria struttura lignea con l’eventuale collaborazione statica di elementi aggiuntivi di supporto.
2019
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2776938
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo