L’edilizia storica, dai palazzi alle chiese, è caratterizzata dalla presenza di archi e volte quale soluzione architettonica originariamente ricorrente fin dal passato per coprire grandi e piccole luci. Il quadro fessurativo è sempre associato alle spinte non sufficientemente contrastate e a valori di trazione eccessivi in corrispondenza dell’innesco di cerniere plastiche. La vulnerabilità degli archi e delle volte deve essere attentamente analizzata anche per le sollecitazioni dinamiche derivanti dal terremoto. Le azioni sismiche possono infatti mettere in grave rischio la loro stabilità, legata prevalentemente ad un equilibrio stabilizzante di tipo statico. Per le volte è possibile parlare di una netta divisione tra tecniche di intervento tradizionali, legate prevalentemente all’utilizzo di tiranti per contrastare le spinte e all’applicazione di calotte armate di irrigidimento estradossale, e quelle più recenti e differenti basate sull’utilizzo di materiali compositi molto leggeri applicati per semplice incollaggio. Saranno citati stralci del D.P.C.M. 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008” per dare una panoramica sintetica delle possibilità offerte dalle tecniche di rinforzo.

Archi e volte. Il rinforzo delle superfici murarie curve / Grazzini, Alessandro; Agnetti, Stefano. - In: RECUPERO E CONSERVAZIONE. - ISSN 2283-7558. - ELETTRONICO. - 155:(2019), pp. 54-61.

Archi e volte. Il rinforzo delle superfici murarie curve

Alessandro Grazzini;
2019

Abstract

L’edilizia storica, dai palazzi alle chiese, è caratterizzata dalla presenza di archi e volte quale soluzione architettonica originariamente ricorrente fin dal passato per coprire grandi e piccole luci. Il quadro fessurativo è sempre associato alle spinte non sufficientemente contrastate e a valori di trazione eccessivi in corrispondenza dell’innesco di cerniere plastiche. La vulnerabilità degli archi e delle volte deve essere attentamente analizzata anche per le sollecitazioni dinamiche derivanti dal terremoto. Le azioni sismiche possono infatti mettere in grave rischio la loro stabilità, legata prevalentemente ad un equilibrio stabilizzante di tipo statico. Per le volte è possibile parlare di una netta divisione tra tecniche di intervento tradizionali, legate prevalentemente all’utilizzo di tiranti per contrastare le spinte e all’applicazione di calotte armate di irrigidimento estradossale, e quelle più recenti e differenti basate sull’utilizzo di materiali compositi molto leggeri applicati per semplice incollaggio. Saranno citati stralci del D.P.C.M. 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008” per dare una panoramica sintetica delle possibilità offerte dalle tecniche di rinforzo.
2019
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