Nell’alveo di un percorso di ricerca più che ventennale, il contributo si inserisce nel rinnovato dibattito sulla figura dell’ingegnere militare milanese Gaspare Beretta (1620-1703) e analizza un corpus di disegni conservati presso la Biblioteca Trivulziana di Milano, fondo Belgioioso, riguardanti il progetto e la realizzazione della Strada Beretta. Il progetto, redatto dallo stesso ingegnere su incarico del governatore di Milano nel 1666 in occasione del viaggio dell’infanta di Spagna alla volta della capitale del regno asburgico, fu indirizzato alla riformulazione del collegamento stradale tra la costiera ligure del Finale e lo Stato di Milano, con la sistemazione di sentieri già esistenti e la definizione di nuove porzioni di strada (come ben documentato nella relazione di progetto annessa agli elaborati grafici). Pur rappresentando lo stesso oggetto, i disegni – variamente firmati, ma comunque attribuibili all’enturage di Beretta – riportano informazioni puntuali eterogenee sul percorso della strada e ne formalizzano su carta una porzione compresa tra le odierne città di Finale Ligure e Acqui Terme, ovvero tra la stessa Finale Ligure e Alessandria. Le metodologie privilegiate sono quelle specialistiche dell’area della Rappresentazione volte a saldare saperi e prassi tradizionali con quelli più innovativi e aggiornati. In questa direzione, il confronto tra i disegni conferma molti spunti di riflessione, in primo luogo sulla tipologia di rappresentazione utilizzata e sulle convenzioni grafiche sviluppate dagli autori, oltre a un inquadramento territoriale comprensivo di mappature, periodizzazioni, tematismi, sistematicamente correlati e integrati. Sempre lo studio delle rappresentazioni citate conferma matrici culturali e pratiche (riconoscibili o ipotizzabili) sia nell’operato di Beretta, che in quello dei suoi collaboratori. Si evidenzia, per esempio, la compresenza di diversi codici visivi con tipologie di segni simbolici e iconografici, solo in parte analitico-descrittivi, a supporto delle finalità critiche delle rappresentazioni. Malgrado l’assenza di conferme autografe su grafici o documentazioni annesse, i disegni comprovano come la strada Beretta si inserisse nel sistema di collegamenti tra i territori dello Stato di Milano e dei regni confinanti e mettendo in evidenza la rete di fortezze principali e sussidiarie poste a difesa del confine con il Piemonte Sabaudo.

La Strada Beretta: 1666-1702. Il contributo della Rappresentazione / Marotta, Anna; Zich, Ursula; Pavignano, Martino. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 60-60. (Intervento presentato al convegno INTERNATIONAL CONFERENCE ON MODERN AGE FORTIFICATIONS tenutosi a Torino nel 18th, 19th, 20th October 2018).

La Strada Beretta: 1666-1702. Il contributo della Rappresentazione

Anna Marotta;Ursula Zich;Martino Pavignano
2018

Abstract

Nell’alveo di un percorso di ricerca più che ventennale, il contributo si inserisce nel rinnovato dibattito sulla figura dell’ingegnere militare milanese Gaspare Beretta (1620-1703) e analizza un corpus di disegni conservati presso la Biblioteca Trivulziana di Milano, fondo Belgioioso, riguardanti il progetto e la realizzazione della Strada Beretta. Il progetto, redatto dallo stesso ingegnere su incarico del governatore di Milano nel 1666 in occasione del viaggio dell’infanta di Spagna alla volta della capitale del regno asburgico, fu indirizzato alla riformulazione del collegamento stradale tra la costiera ligure del Finale e lo Stato di Milano, con la sistemazione di sentieri già esistenti e la definizione di nuove porzioni di strada (come ben documentato nella relazione di progetto annessa agli elaborati grafici). Pur rappresentando lo stesso oggetto, i disegni – variamente firmati, ma comunque attribuibili all’enturage di Beretta – riportano informazioni puntuali eterogenee sul percorso della strada e ne formalizzano su carta una porzione compresa tra le odierne città di Finale Ligure e Acqui Terme, ovvero tra la stessa Finale Ligure e Alessandria. Le metodologie privilegiate sono quelle specialistiche dell’area della Rappresentazione volte a saldare saperi e prassi tradizionali con quelli più innovativi e aggiornati. In questa direzione, il confronto tra i disegni conferma molti spunti di riflessione, in primo luogo sulla tipologia di rappresentazione utilizzata e sulle convenzioni grafiche sviluppate dagli autori, oltre a un inquadramento territoriale comprensivo di mappature, periodizzazioni, tematismi, sistematicamente correlati e integrati. Sempre lo studio delle rappresentazioni citate conferma matrici culturali e pratiche (riconoscibili o ipotizzabili) sia nell’operato di Beretta, che in quello dei suoi collaboratori. Si evidenzia, per esempio, la compresenza di diversi codici visivi con tipologie di segni simbolici e iconografici, solo in parte analitico-descrittivi, a supporto delle finalità critiche delle rappresentazioni. Malgrado l’assenza di conferme autografe su grafici o documentazioni annesse, i disegni comprovano come la strada Beretta si inserisse nel sistema di collegamenti tra i territori dello Stato di Milano e dei regni confinanti e mettendo in evidenza la rete di fortezze principali e sussidiarie poste a difesa del confine con il Piemonte Sabaudo.
2018
9788885745148
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2018_FORTMED - Marotta, Zich, Pavignano - ABSTRACT.pdf

accesso aperto

Descrizione: post-print
Tipologia: Abstract
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.18 MB
Formato Adobe PDF
1.18 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2756512
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo