L’esperienza della ricostruzione ex-novo di una città come Messina, che nel 1911 -quando verrà approvato il piano regolatore di Luigi Borzì- risulta posteriore a tutte le principali esperienze urbanistiche in Europa e negli Stati Uniti, induce a degli interrogativi che riguardano l’interpretazione di un piano regolatore funzionalista, sorto al di fuori di una documentata tradizione urbanistica.Questo studio prova ad offrire una trattazione complessiva del Modernismo a Messina dal 1884, anno della laurea del Borzì, al 1943, con una lettura volta alla comparazione con quanto si progettava in quegli anni fuori dalla Sicilia.Tale percorso è supportato da documenti -che chiariscono anche la posizione del Borzì nel Collegio degli Ingegneri di Messina- e dai progetti del Borzì per la città (i cui scritti sono riportati in appendice): il porto, la piazza del Popolo, il palazzo Comunale, la cortina del porto, nonché il progetto per il risanamento dei laghi del Faro. Dalla nascita della “nuova” Messina si passa allo studio dell’edilizia sociale e monumentale realizzata nel periodo fascista, elencando i diversi interventi urbanistici.
Architettura e Urbanistica a Messina dall'Unità al Fascismo. La genesi del Piano Borzì dagli insegnamenti della Scuola di Applicazione di Palermo. 1884-1943 / Mercadante, Raimondo. - (2008).
Architettura e Urbanistica a Messina dall'Unità al Fascismo. La genesi del Piano Borzì dagli insegnamenti della Scuola di Applicazione di Palermo. 1884-1943
Mercadante, Raimondo
2008
Abstract
L’esperienza della ricostruzione ex-novo di una città come Messina, che nel 1911 -quando verrà approvato il piano regolatore di Luigi Borzì- risulta posteriore a tutte le principali esperienze urbanistiche in Europa e negli Stati Uniti, induce a degli interrogativi che riguardano l’interpretazione di un piano regolatore funzionalista, sorto al di fuori di una documentata tradizione urbanistica.Questo studio prova ad offrire una trattazione complessiva del Modernismo a Messina dal 1884, anno della laurea del Borzì, al 1943, con una lettura volta alla comparazione con quanto si progettava in quegli anni fuori dalla Sicilia.Tale percorso è supportato da documenti -che chiariscono anche la posizione del Borzì nel Collegio degli Ingegneri di Messina- e dai progetti del Borzì per la città (i cui scritti sono riportati in appendice): il porto, la piazza del Popolo, il palazzo Comunale, la cortina del porto, nonché il progetto per il risanamento dei laghi del Faro. Dalla nascita della “nuova” Messina si passa allo studio dell’edilizia sociale e monumentale realizzata nel periodo fascista, elencando i diversi interventi urbanistici.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2747596
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