Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione di piattaforme digitali in grado di mettere in contatto la domanda e l’offerta di beni e servizi, le quali hanno contribuito ad alimentare fenomeni economici prima inesistenti o decisamente più limitati. È questo il caso dei siti web che svolgono la funzione di intermediari fra coloro che desiderano proporre in affitto stanze o intere unità immobiliari e coloro che, in alternativa agli hotel o ad altre strutture ricettive, preferiscono soggiornare in stanze o case di privati. Questa realtà rappresenta un’occasione di sviluppo per città e territori, ma è lungi dall’essere neutra e gli effetti socioeconomici ad essa collegati possono variare in base agli attori coinvolti e ai diversi contesti in cui ha luogo. L’adozione di una prospettiva di analisi che tenga in considerazione non solo le caratteristiche e l’evoluzione del fenomeno, ma anche la sua articolazione spaziale all’interno delle singole realtà urbane può rappresentare un passo fondamentale per meglio comprendere le eventuali conseguenze a esso associate e orientare politiche di gestione e regolamentazione coerenti con gli obiettivi di crescita locale. Con questo contributo - applicato all’evidenza di Torino- si vuole proporre un approccio metodologico incentrato sull’analisi degli affitti brevi in relazione alle Microzone censuarie, al fine di comprendere meglio quali siano le aree della città fino ad ora maggiormente interessate dal fenomeno e suggerire possibili implicazioni e orizzonti di ricerca.
Affitti brevi e trasformazioni nelle aree urbane: il caso di Torino / Rubino, Irene. - In: TERRITORIO ITALIA. - ISSN 2240-7707. - 1:(2018), pp. 91-109. [10.14609/Ti_1_18_5i]
Affitti brevi e trasformazioni nelle aree urbane: il caso di Torino
Rubino Irene
2018
Abstract
Negli ultimi anni si è assistito alla diffusione di piattaforme digitali in grado di mettere in contatto la domanda e l’offerta di beni e servizi, le quali hanno contribuito ad alimentare fenomeni economici prima inesistenti o decisamente più limitati. È questo il caso dei siti web che svolgono la funzione di intermediari fra coloro che desiderano proporre in affitto stanze o intere unità immobiliari e coloro che, in alternativa agli hotel o ad altre strutture ricettive, preferiscono soggiornare in stanze o case di privati. Questa realtà rappresenta un’occasione di sviluppo per città e territori, ma è lungi dall’essere neutra e gli effetti socioeconomici ad essa collegati possono variare in base agli attori coinvolti e ai diversi contesti in cui ha luogo. L’adozione di una prospettiva di analisi che tenga in considerazione non solo le caratteristiche e l’evoluzione del fenomeno, ma anche la sua articolazione spaziale all’interno delle singole realtà urbane può rappresentare un passo fondamentale per meglio comprendere le eventuali conseguenze a esso associate e orientare politiche di gestione e regolamentazione coerenti con gli obiettivi di crescita locale. Con questo contributo - applicato all’evidenza di Torino- si vuole proporre un approccio metodologico incentrato sull’analisi degli affitti brevi in relazione alle Microzone censuarie, al fine di comprendere meglio quali siano le aree della città fino ad ora maggiormente interessate dal fenomeno e suggerire possibili implicazioni e orizzonti di ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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