In un ambiente saturo di media, lo humour, nelle sue variegate declinazioni di sarcasmo, ironia, parodia e derisione, emerge come strumento di comunicazione sociale di straordinaria efficacia nel mettere in discussione e ridisegnare i confini della cultura urbana e architettonica. Rivelatrici delle ambivalenze tipiche della vita metropolitana e delle contraddizioni intrinseche ai processi di modernizzazione, caricature e parodie sono state per lungo tempo usate come potenti strumenti di ribellione e di opposizione. Attraverso un inedito contributo al campo della storia dell’architettura, il libro traccia un excursus delle diverse applicazioni dello humour all’ambiente costruito, ai suoi artefatti e ai suoi attori. Prendendo le mosse dall’esame di un vasto gruppo di fonti visuali e letterarie (la stampa periodica illustrata, la pubblicità, le rappresentazioni teatrali, il cinema, la TV…) i tredici saggi contenuti nel volume esplorano una pluralità di temi storici riguardanti la ricezione pubblica di progetti, edifici e parti di città. I temi spaziano dal 1750 ad oggi, in un ambito geografico europeo e nordamericano, fino alla Cina contemporanea. Da William Hogarth e George Cruikshank a Osbert Lancaster, dall’ironia letteraria di Adolf Loos alle celebri vignette di Saul Steinberg su New York, lo humour grafico e descrittivo si conferma un ambito di ricerca straordinariamente promettente, benché non ancora sufficientemente indagato, per lo storico urbano e dell’architettura. Il libro è stato presentato in due interviste all’autrice. La prima svoltasi il 5 dicembre 2019 e trasmessa nel programma “Comedy and Urbanism” della serie “The Urbanist” della rivista internazionale Monocle (https://monocle.com/radio/shows/the-urbanist/425/ ); la seconda il 18 marzo 2020 e trasmessa nel programma radiofonico Radio3 Suite del terzo canale della rete radiofonica RAI. In a media saturated culture humour stands out as a form of social communication that is especially effective in re-appropriating and questioning architectural and urban culture. Whether illuminating the ambivalences of metropolitan life or exposing the shock of modernisation, cartoons, caricature, and parody have long been potent agents of architectural criticism, protest and opposition. In a novel contribution to the field of architectural history, this book outlines a survey of visual and textual humour as applied to architecture, its artefacts and leading professionals. Employing a wide variety of visual and literary sources (prints, the illustrated press, advertisements, theatrical representations, cinema and TV), thirteen essays explore an array of historical subjects concerning the critical reception of projects, buildings and cities through the means of caricature and parody. Subjects range from 1750 to the present, and from Europe and the USA to contemporary China. From William Hogarth and George Cruikshank to Osbert Lancaster, Adolf Loos' satire, and Saul Steinberg's celebrated cartoons of New York City, graphic and descriptive humour is shown to be an enormously fruitful, yet largely unexplored terrain of investigation for the architectural and urban historian.
Laughing at architecture. Architectural histories of humour, satire and wit / Rosso, Michela. - STAMPA. - (2018), pp. 1-288.
Laughing at architecture. Architectural histories of humour, satire and wit.
Michela Rosso
2018
Abstract
In un ambiente saturo di media, lo humour, nelle sue variegate declinazioni di sarcasmo, ironia, parodia e derisione, emerge come strumento di comunicazione sociale di straordinaria efficacia nel mettere in discussione e ridisegnare i confini della cultura urbana e architettonica. Rivelatrici delle ambivalenze tipiche della vita metropolitana e delle contraddizioni intrinseche ai processi di modernizzazione, caricature e parodie sono state per lungo tempo usate come potenti strumenti di ribellione e di opposizione. Attraverso un inedito contributo al campo della storia dell’architettura, il libro traccia un excursus delle diverse applicazioni dello humour all’ambiente costruito, ai suoi artefatti e ai suoi attori. Prendendo le mosse dall’esame di un vasto gruppo di fonti visuali e letterarie (la stampa periodica illustrata, la pubblicità, le rappresentazioni teatrali, il cinema, la TV…) i tredici saggi contenuti nel volume esplorano una pluralità di temi storici riguardanti la ricezione pubblica di progetti, edifici e parti di città. I temi spaziano dal 1750 ad oggi, in un ambito geografico europeo e nordamericano, fino alla Cina contemporanea. Da William Hogarth e George Cruikshank a Osbert Lancaster, dall’ironia letteraria di Adolf Loos alle celebri vignette di Saul Steinberg su New York, lo humour grafico e descrittivo si conferma un ambito di ricerca straordinariamente promettente, benché non ancora sufficientemente indagato, per lo storico urbano e dell’architettura. Il libro è stato presentato in due interviste all’autrice. La prima svoltasi il 5 dicembre 2019 e trasmessa nel programma “Comedy and Urbanism” della serie “The Urbanist” della rivista internazionale Monocle (https://monocle.com/radio/shows/the-urbanist/425/ ); la seconda il 18 marzo 2020 e trasmessa nel programma radiofonico Radio3 Suite del terzo canale della rete radiofonica RAI. In a media saturated culture humour stands out as a form of social communication that is especially effective in re-appropriating and questioning architectural and urban culture. Whether illuminating the ambivalences of metropolitan life or exposing the shock of modernisation, cartoons, caricature, and parody have long been potent agents of architectural criticism, protest and opposition. In a novel contribution to the field of architectural history, this book outlines a survey of visual and textual humour as applied to architecture, its artefacts and leading professionals. Employing a wide variety of visual and literary sources (prints, the illustrated press, advertisements, theatrical representations, cinema and TV), thirteen essays explore an array of historical subjects concerning the critical reception of projects, buildings and cities through the means of caricature and parody. Subjects range from 1750 to the present, and from Europe and the USA to contemporary China. From William Hogarth and George Cruikshank to Osbert Lancaster, Adolf Loos' satire, and Saul Steinberg's celebrated cartoons of New York City, graphic and descriptive humour is shown to be an enormously fruitful, yet largely unexplored terrain of investigation for the architectural and urban historian.File | Dimensione | Formato | |
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