Il saggio breve sviluppa il tema del rapporto tra la strada ferrata e le fortificazioni nel XIX secolo con specifico riferimento al caso di Alessandria. La città, importante avamposto fin dal periodo moderno, mantiene la caratteristica di insediamento militare ancora nei decenni centrali dell’Ottocento, quando le viene attribuito un ruolo importante nella difesa del confine orientale del Regno di Sardegna. Tra il 1850 e il 1859 l’insediamento è collegato tramite la strada ferrata a Torino e a Genova, si costruisce la stazione ferroviaria (1851-1860 ca.) e contemporaneamente (1857-1859) si edifica il nuovo campo trincerato a tre forti distaccati (Acqui, Bormida e Ferrovia) raggruppati per difendere la strada reale verso Genova e la strada ferrata. La ferrovia costituisce un nodo strategico importante nel progetto delle nuove fortificazioni, in quanto le vicende della sua costruzione si intrecciano con la realizzazione delle opere militari e ne diventano per alcuni versi parti integranti. Il forte Ferrovia sorge a cavallo della linea, la stazione viene difesa da un muro nel quale il Ministero della Guerra richiede siano praticate delle feritoie e delle aperture con rampe per permettere l’accesso agli uomini e alle artiglierie, i passaggi a livello vengono sorvegliati e là dove le «ferrovie di Genova, Stradella e Acqui» tagliano gli apparati fortificati si edifica una porta murata. Con l’avvento dell’Unità l’importanza delle difese alessandrine decresce, la piazzaforte lascia spazio alla città del commercio e dell’industria e lo scalo ferroviario nell’ultimo quarto del XIX secolo si amplia sui terreni del Demanio militare. Se le dismissioni delle fortificazioni cambiano il volto dell’insediamento che si apre al territorio circostante, al contrario il rapporto tra la città e i militari non si interrompe e durante la Grande Guerra Alessandria diventa un centro di raccolta di prigionieri e feriti, in forza della presenza della cittadella, di innumerevoli caserme e ospedali militari.
Strada ferrata e militari: alcune stazioni sulla linea Torino-Genova / Bodrato, Enrica Maria; Perin, Antonella - In: Gli spazi dei militari e l'urbanistica della città. L’Italia del Nord-Ovest (1815-1918) / Devoti C.. - STAMPA. - Acquapendente (VT) : Edizioni Kappa, 2018. - ISBN 9788865142998. - pp. 353-361
Strada ferrata e militari: alcune stazioni sulla linea Torino-Genova
Enrica Bodrato;Antonella Perin
2018
Abstract
Il saggio breve sviluppa il tema del rapporto tra la strada ferrata e le fortificazioni nel XIX secolo con specifico riferimento al caso di Alessandria. La città, importante avamposto fin dal periodo moderno, mantiene la caratteristica di insediamento militare ancora nei decenni centrali dell’Ottocento, quando le viene attribuito un ruolo importante nella difesa del confine orientale del Regno di Sardegna. Tra il 1850 e il 1859 l’insediamento è collegato tramite la strada ferrata a Torino e a Genova, si costruisce la stazione ferroviaria (1851-1860 ca.) e contemporaneamente (1857-1859) si edifica il nuovo campo trincerato a tre forti distaccati (Acqui, Bormida e Ferrovia) raggruppati per difendere la strada reale verso Genova e la strada ferrata. La ferrovia costituisce un nodo strategico importante nel progetto delle nuove fortificazioni, in quanto le vicende della sua costruzione si intrecciano con la realizzazione delle opere militari e ne diventano per alcuni versi parti integranti. Il forte Ferrovia sorge a cavallo della linea, la stazione viene difesa da un muro nel quale il Ministero della Guerra richiede siano praticate delle feritoie e delle aperture con rampe per permettere l’accesso agli uomini e alle artiglierie, i passaggi a livello vengono sorvegliati e là dove le «ferrovie di Genova, Stradella e Acqui» tagliano gli apparati fortificati si edifica una porta murata. Con l’avvento dell’Unità l’importanza delle difese alessandrine decresce, la piazzaforte lascia spazio alla città del commercio e dell’industria e lo scalo ferroviario nell’ultimo quarto del XIX secolo si amplia sui terreni del Demanio militare. Se le dismissioni delle fortificazioni cambiano il volto dell’insediamento che si apre al territorio circostante, al contrario il rapporto tra la città e i militari non si interrompe e durante la Grande Guerra Alessandria diventa un centro di raccolta di prigionieri e feriti, in forza della presenza della cittadella, di innumerevoli caserme e ospedali militari.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/11583/2720933
Attenzione
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo