Lo studio dei terremoti storici richiede un approccio multidisciplinare, in grado di raccordare fonti documentarie e manufatti di diversa struttura e composizione. Le descrizioni dell’evento sismico fornite dalle fonti richiedendo una lettura attenta con l’ausilio delle conoscenze storiche, architettoniche e geologiche, soprattutto nel caso degli eventi a elevato periodo di ritorno, che tendono ad assumere caratteri molto soggettivi. Il terremoto avvenuto in Italia settentrionale nel 1117 può essere considerato l’evento distruttivo più grave tra quelli documentati nell’Europa centrale in epoca medievale. A causa della complessità dei fenomeni e delle notizie frammentarie fornite dalle fonti, molte questioni rimangono tuttora aperte. L’approccio al problema offerto oggigiorno dall’ingegneria sismica può integrare le notizie storiche, sfruttando i dati e le rilevazioni effettuate a seguito dei terremoti più recenti che hanno colpito la stessa area o le stesse tipologie architettoniche. Il presente contributo propone una disamina degli elementi di vulnerabilità sismica dei tipi strutturali adottati nelle architetture dei secoli XI-XII, mostrando quali sono gli approcci e gli strumenti che l’ingegneria sismica mette in campo nell’analisi delle strutture storiche interessate da terremoti.

Il terremoto del 1117, fra le esperienze documentate dalle fonti e le interpretazioni meccaniche / Ceravolo, Rosario; DE LUCIA, Giulia; Lenticchia, Erica - In: Terremoto in Val Padana / Arturo Calzona, Glauco Maria Cantarella e Giorgio Milanesi. - STAMPA. - Verona : Scripta edizioni, Verona, 2018. - ISBN 978-8831933-12-4. - pp. 125-142

Il terremoto del 1117, fra le esperienze documentate dalle fonti e le interpretazioni meccaniche

Rosario Ceravolo;Giulia De Lucia;Erica Lenticchia
2018

Abstract

Lo studio dei terremoti storici richiede un approccio multidisciplinare, in grado di raccordare fonti documentarie e manufatti di diversa struttura e composizione. Le descrizioni dell’evento sismico fornite dalle fonti richiedendo una lettura attenta con l’ausilio delle conoscenze storiche, architettoniche e geologiche, soprattutto nel caso degli eventi a elevato periodo di ritorno, che tendono ad assumere caratteri molto soggettivi. Il terremoto avvenuto in Italia settentrionale nel 1117 può essere considerato l’evento distruttivo più grave tra quelli documentati nell’Europa centrale in epoca medievale. A causa della complessità dei fenomeni e delle notizie frammentarie fornite dalle fonti, molte questioni rimangono tuttora aperte. L’approccio al problema offerto oggigiorno dall’ingegneria sismica può integrare le notizie storiche, sfruttando i dati e le rilevazioni effettuate a seguito dei terremoti più recenti che hanno colpito la stessa area o le stesse tipologie architettoniche. Il presente contributo propone una disamina degli elementi di vulnerabilità sismica dei tipi strutturali adottati nelle architetture dei secoli XI-XII, mostrando quali sono gli approcci e gli strumenti che l’ingegneria sismica mette in campo nell’analisi delle strutture storiche interessate da terremoti.
2018
978-8831933-12-4
Terremoto in Val Padana
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