Savona si mantiene indipendente da Genova sino al 1528. L’autonomia non trova riscontri nella cultura costruttiva locale, le cui realizzazioni si confrontano con quelle attribuite alle maestranze antelamiche presenti nel territorio ligure almeno da metà XII secolo. Durante il tardo Medioevo, in città si produce un numero significativo di strutture civili per difesa/offesa ed abitazione. Nella maggior parte delle torri si adopera la pietra ma vengono anche abbinati materiale lapideo e laterizio, il primo nel basamento ed il secondo nell’elevato, una tipologia registrata a Noli ed Albenga. Le forniture provengono da cave quasi sempre in prossimità e dal riutilizzo di manufatti, verosimilmente romani. I reimpieghi si armonizzano nelle composizioni dei paramenti, mutevoli in base a tecniche e materie prime. L’analisi petrografica, architettonica e storica di singoli casi inquadra le preferenze accordate ad alcuni litotipi, non tutti autoctoni, le gerarchie dei riusi ed i valori ad essi conferiti.
Alcune considerazioni sulle torri urbane savonesi del Medioevo. Ricerca su una cultura costruttiva a partire dalle prime indagini materiali / Finco, Luca. - In: STUDI E RICERCHE DI STORIA DELL'ARCHITETTURA. - ISSN 2532-2699. - ELETTRONICO. - numero 3 - anno 2 - 2018(2018), pp. 84-93. [10.17401/STUDIERICERCHE-3/2018-FINCO]
Alcune considerazioni sulle torri urbane savonesi del Medioevo. Ricerca su una cultura costruttiva a partire dalle prime indagini materiali
Luca Finco
2018
Abstract
Savona si mantiene indipendente da Genova sino al 1528. L’autonomia non trova riscontri nella cultura costruttiva locale, le cui realizzazioni si confrontano con quelle attribuite alle maestranze antelamiche presenti nel territorio ligure almeno da metà XII secolo. Durante il tardo Medioevo, in città si produce un numero significativo di strutture civili per difesa/offesa ed abitazione. Nella maggior parte delle torri si adopera la pietra ma vengono anche abbinati materiale lapideo e laterizio, il primo nel basamento ed il secondo nell’elevato, una tipologia registrata a Noli ed Albenga. Le forniture provengono da cave quasi sempre in prossimità e dal riutilizzo di manufatti, verosimilmente romani. I reimpieghi si armonizzano nelle composizioni dei paramenti, mutevoli in base a tecniche e materie prime. L’analisi petrografica, architettonica e storica di singoli casi inquadra le preferenze accordate ad alcuni litotipi, non tutti autoctoni, le gerarchie dei riusi ed i valori ad essi conferiti.File | Dimensione | Formato | |
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