Etica e Pianificazione: prime comìnclusioni

Il confine fra i diritti della proprietà privata e limiti della stessa ovvero dei “doveri” di essa allo “scopo di assicurare la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti” (art 42 della Costituzione), chiama inevitabilmente in causa i beni comuni: nel senso che il diritto di proprietà “finisce” dove iniziano i Beni comuni come valori ed entità, e che ciò va affidato come un’ etica della responsabilità alla e nella pianificazione territoriale, paesaggistica e soprattutto a quella urbanistica (perché conformativa della proprietà e regolatrice dei suoi diritti, doveri e soprattutto dei limiti), mediante la loro interazione di contenuto, efficacia normativo-giuridica e di procedura che ne garantisca la democraticità.