The architects trained at the Politecnico di Torino during the a er World War II period appro- ached the interior and furnishings design by quickly dening a “Turin direction”, recognizable for the accuracy of execution and fancy lines. There is a gradual divide over the late results of the Rationalism. Turin is the place where Neoliberty was located, and, ten years after, where some of the most interesting radical proposals grew: the city thus matured its own identity outside the Lombard circuits. However, the university courses that have formed those designers appeared much less rich and articulated than the Milanese or Florentine counterparts. The aim of the paper is to formulate hypotheses on the reasons for the apparent imbalance betwe- en teaching proposals, project and production results, with a particular focus to the overlapping between architecture and design. Gli architetti che si formano al Politecnico di Torino subito dopo la seconda guerra mondiale si accostano al progetto di interni e arredi giungendo a definire rapidamente una “via torinese”, riconoscibile per accuratezza di esecuzione e fantasia di linee, con una progressiva divaricazione rispetto ai tardi esiti del Razionalismo. Luogo in cui viene individuato il Neoliberty, e, a dieci anni di distanza, scaturigine di alcune delle più interessanti proposte radical, Torino matura una propria identità fuori dai circuiti lombardi. Tuttavia i corsi universitari che hanno formato i progettisti appaiono molto più poveri di spunti rivolti al design rispetto agli omologhi milanesi o fiorentini. Il contributo si propone di formulare ipotesi sulle ragioni dell’apparente squilibrio tra proposte didattiche e esiti progettuali e produttivi, con particolare attenzione alle sovrapposizioni tra architettura e design.
Da dove vengono i designer (se non si insegna il design)? Torino dagli anni Trenta ai Sessanta / Dellapiana, Elena. - In: QUAD. - ISSN 2611-4437. - ELETTRONICO. - 1:1(2018), pp. 237-249.
Da dove vengono i designer (se non si insegna il design)? Torino dagli anni Trenta ai Sessanta
Elena DELLAPIANA
2018
Abstract
The architects trained at the Politecnico di Torino during the a er World War II period appro- ached the interior and furnishings design by quickly dening a “Turin direction”, recognizable for the accuracy of execution and fancy lines. There is a gradual divide over the late results of the Rationalism. Turin is the place where Neoliberty was located, and, ten years after, where some of the most interesting radical proposals grew: the city thus matured its own identity outside the Lombard circuits. However, the university courses that have formed those designers appeared much less rich and articulated than the Milanese or Florentine counterparts. The aim of the paper is to formulate hypotheses on the reasons for the apparent imbalance betwe- en teaching proposals, project and production results, with a particular focus to the overlapping between architecture and design. Gli architetti che si formano al Politecnico di Torino subito dopo la seconda guerra mondiale si accostano al progetto di interni e arredi giungendo a definire rapidamente una “via torinese”, riconoscibile per accuratezza di esecuzione e fantasia di linee, con una progressiva divaricazione rispetto ai tardi esiti del Razionalismo. Luogo in cui viene individuato il Neoliberty, e, a dieci anni di distanza, scaturigine di alcune delle più interessanti proposte radical, Torino matura una propria identità fuori dai circuiti lombardi. Tuttavia i corsi universitari che hanno formato i progettisti appaiono molto più poveri di spunti rivolti al design rispetto agli omologhi milanesi o fiorentini. Il contributo si propone di formulare ipotesi sulle ragioni dell’apparente squilibrio tra proposte didattiche e esiti progettuali e produttivi, con particolare attenzione alle sovrapposizioni tra architettura e design.File | Dimensione | Formato | |
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