Legende. Dalla carta del territorio alla sussistenza dello scambio Il progetto si articola su due diverse descrizioni del medesimo luogo, il sistema dei recinti monofunzionali e la sintassi territoriale impostata sul sistema delle acque superficiali della pianura irrigua, e su queste si appoggia per definire gli elementi portanti dell’idea di piano per l’area Expo di Milano. La prima scelta di fondo riguarda quindi la definizione del progetto come una sorta di “legende del territorio milanese”, cioè di un progetto che aspira a immettersi all’interno di serie di figure e di logiche insediative relative alle trasformazioni urbane di Milano, serie non necessariamente guidate da un ordinamento cronologico, ma dalla lettura dei differenti criteri insediativi. Da un punto di vista logico, queste due “legende di un territorio” hanno permesso di stabilire una razionalità interna al processo progettuale collettivo, preservando le necessarie autonomie e il confronto tra diverse visioni del medesimo tema. Le due descrizioni scelte al di là di un intento esaustivo, sia il tema delle espansioni guidate dalla presenza di recinti monofunzionali, sia la sintassi territoriale impostata sul sistema delle acque, rappresentano due fra le possibili descrizioni cartografiche che, sovrapponendosi, mostrano l’eterno e insolvibile sistema di conflitti che ha agito su questo territorio. Proprio in questo sistema di implacabili differenze il progetto ricerca l’identità del luogo. Dalla rappresentazione di questi conflitti trae la propria logica insediativa e compositiva per definire formalmente le parti di cui si compone e le nuove funzioni: il Centro di contrattazione per allevamento e agricoltura (borsa ortofrutticola/mercato del bestiame/profilassi/genetica); l’Agenzia nazionale del lavoro (formazione/sportelli al pubblico/rappresentanze piccole e medie imprese); la sede del dopolavoro (auditorium/locali per associazioni); i laboratori di ricerca universitaria; gli impianti sportivi e i servizi; la residenza temporanea e di prima accoglienza.
Legende. Dalla carta del territorio alla sussistenza dello scambio. In: Milano Expo dopo Expo (a cura di F. Acuto e G. Comi) / Canella, Gentucca; Patestos, Costantino; Ravagnati, Carlo. - In: ARCHITETTURA CIVILE. - ISSN 2281-5996. - STAMPA. - n. 17,18,19:(2017), pp. 70-71.
Legende. Dalla carta del territorio alla sussistenza dello scambio. In: Milano Expo dopo Expo (a cura di F. Acuto e G. Comi)
Gentucca Canella;Costantino Patestos;Carlo Ravagnati
2017
Abstract
Legende. Dalla carta del territorio alla sussistenza dello scambio Il progetto si articola su due diverse descrizioni del medesimo luogo, il sistema dei recinti monofunzionali e la sintassi territoriale impostata sul sistema delle acque superficiali della pianura irrigua, e su queste si appoggia per definire gli elementi portanti dell’idea di piano per l’area Expo di Milano. La prima scelta di fondo riguarda quindi la definizione del progetto come una sorta di “legende del territorio milanese”, cioè di un progetto che aspira a immettersi all’interno di serie di figure e di logiche insediative relative alle trasformazioni urbane di Milano, serie non necessariamente guidate da un ordinamento cronologico, ma dalla lettura dei differenti criteri insediativi. Da un punto di vista logico, queste due “legende di un territorio” hanno permesso di stabilire una razionalità interna al processo progettuale collettivo, preservando le necessarie autonomie e il confronto tra diverse visioni del medesimo tema. Le due descrizioni scelte al di là di un intento esaustivo, sia il tema delle espansioni guidate dalla presenza di recinti monofunzionali, sia la sintassi territoriale impostata sul sistema delle acque, rappresentano due fra le possibili descrizioni cartografiche che, sovrapponendosi, mostrano l’eterno e insolvibile sistema di conflitti che ha agito su questo territorio. Proprio in questo sistema di implacabili differenze il progetto ricerca l’identità del luogo. Dalla rappresentazione di questi conflitti trae la propria logica insediativa e compositiva per definire formalmente le parti di cui si compone e le nuove funzioni: il Centro di contrattazione per allevamento e agricoltura (borsa ortofrutticola/mercato del bestiame/profilassi/genetica); l’Agenzia nazionale del lavoro (formazione/sportelli al pubblico/rappresentanze piccole e medie imprese); la sede del dopolavoro (auditorium/locali per associazioni); i laboratori di ricerca universitaria; gli impianti sportivi e i servizi; la residenza temporanea e di prima accoglienza.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2702295
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