La tesi si suddivide in tre aree di indagine. La prima rappresenta una fase preliminare di conoscenza propedeutica alla fase finale progettuale, che ha l’obiettivo di mostrare, attraverso una prospettiva ampia, il tema, ovvero la progettazione espositiva, tracciandone l’evoluzione delle principali tematiche. La seconda fase è finalizzata a mettere in luce, sempre per mezzo di una lente di ingrandimento ampia, le tendenze che si stanno affermando nella museografia contemporanea. È stata condotta a tal fine un’analisi delle filosofie espositive attuali e degli strumenti che il progettista possiede per trasformare l’allestimento in un elemento di comunicazione capace di rendere ‘parlanti’ gli oggetti esposti. La terza fase costituisce la parte progettuale che affronta il tema della progettazione espositiva contemporanea da un punto di vista molto specifico, ovvero analizzando gli allestimenti degli oggetti d’arte recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si è partiti da un caso studio: la mostra di beni culturali trafugati L’Arma per l’Arte e la Legalità, ospitata presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, dal 14 luglio al 30 ottobre 2016. Tale mostra è stata fondamentale per trarre spunti fondamentali per la fase successiva progettuale. Sono state ipotizzate, infatti, delle linee guida per l’allestimento di uno spazio destinato all’esposizione degli oggetti d’arte sottratti al mercato illegale grazie alle operazioni dei ‘Carabinieri dell’Arte’. In conclusione la ricerca si è configurata come uno strumento per determinare gli elementi e le modalità a cui la progettazione espositiva può far ricorso per valorizzare e comunicare l’importanza della tutela e della cultura della legalità nel campo del patrimonio culturale, attraverso gli oggetti d’arte ‘salvati’ dal traffico illecito. Per raggiungere tale obiettivo puntuale e specifico, si è condotta un’indagine atta a comprendere, a largo raggio, gli orientamenti della museografia contemporanea, dopo aver acquisito e tracciato una fase di conoscenza preliminare sul tema.
Il progetto espositivo contemporaneo. L'allestimento come esperienza ed elemento di comunicazione / Boiano, Cristina. - (2017 Nov 08). [10.6092/polito/porto/2692061]
Il progetto espositivo contemporaneo. L'allestimento come esperienza ed elemento di comunicazione
BOIANO, CRISTINA
2017
Abstract
La tesi si suddivide in tre aree di indagine. La prima rappresenta una fase preliminare di conoscenza propedeutica alla fase finale progettuale, che ha l’obiettivo di mostrare, attraverso una prospettiva ampia, il tema, ovvero la progettazione espositiva, tracciandone l’evoluzione delle principali tematiche. La seconda fase è finalizzata a mettere in luce, sempre per mezzo di una lente di ingrandimento ampia, le tendenze che si stanno affermando nella museografia contemporanea. È stata condotta a tal fine un’analisi delle filosofie espositive attuali e degli strumenti che il progettista possiede per trasformare l’allestimento in un elemento di comunicazione capace di rendere ‘parlanti’ gli oggetti esposti. La terza fase costituisce la parte progettuale che affronta il tema della progettazione espositiva contemporanea da un punto di vista molto specifico, ovvero analizzando gli allestimenti degli oggetti d’arte recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si è partiti da un caso studio: la mostra di beni culturali trafugati L’Arma per l’Arte e la Legalità, ospitata presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini a Roma, dal 14 luglio al 30 ottobre 2016. Tale mostra è stata fondamentale per trarre spunti fondamentali per la fase successiva progettuale. Sono state ipotizzate, infatti, delle linee guida per l’allestimento di uno spazio destinato all’esposizione degli oggetti d’arte sottratti al mercato illegale grazie alle operazioni dei ‘Carabinieri dell’Arte’. In conclusione la ricerca si è configurata come uno strumento per determinare gli elementi e le modalità a cui la progettazione espositiva può far ricorso per valorizzare e comunicare l’importanza della tutela e della cultura della legalità nel campo del patrimonio culturale, attraverso gli oggetti d’arte ‘salvati’ dal traffico illecito. Per raggiungere tale obiettivo puntuale e specifico, si è condotta un’indagine atta a comprendere, a largo raggio, gli orientamenti della museografia contemporanea, dopo aver acquisito e tracciato una fase di conoscenza preliminare sul tema.File | Dimensione | Formato | |
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