Un nosocomio d’eccellenza tra Monferrato e Valenzano: nuove note per l’ospedale mauriziano di Valenza Po all’inizio del XIX secolo

Il ritrovamento casuale di sette tavole di formato medio raffiguranti il nosocomio di Valenza Po, già considerate disperse, e ora riconsegnate ai fondi dell’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano consente di ritracciare in modo un po’ più accurato una vicenda – quella della seconda sede dell’ospedale valenzano – che si era potuta delineare solo per sommi capi e sulla scorta a tratti più che altro di riferimenti bibliografici e di scarne annotazioni archivistiche. Il rilievo di questo ritrovamento consiste nella possibilità non solo di delineare le scelte architettoniche preminenti, ma anche nell'importanza riconosciuta - già in contemporaneo con la riedificazione - a questo ospedale nel contesto non solo monferrino-valenzano, ma del sistema ospedaliero in capo alla Sacra Religione dei Santi Lazzaro e Maurizio (Ordine Mauriziano). La progettazione, non eseguita, a favore poi di una terza proposta successiva, mette a disposizione due serie di disegni: due tavole datate in Torino 12 agosto 1821, corrispondenti a una proposta di facciata e una sezione a firma de "Il Capitano Ingegnere di 1a Classe de’ Ponti & C. Mosca"; e cinque tavole, pari a pianta del piano terreno, pianta del primo piano, facciata e due sezioni trasversali, datate in Alessandria 12 agosto 1825 a firma dell’Architetto Misuratore Andrea Caselli, tutte corrispondenti anche a una lunga discussione in sede locale relativa alla collocazione del nosocomio, offrendo uno spaccato inedito delle riflessioni che accompagnano la presa in carico, durante il governo francese e soprattutto in prima Restaurazione, quando l'Ordine venne reintegrato nei suoi possedimenti e nelle sue mansioni, della salute della popolazione civile.