La conflittualità e l'insicurezza che caratterizzano il basso medioevo subalpino sono da tempo oggetto di analisi nella letteratura storica relativa alle dinamiche di popolamento e di fortificazione . Se il nesso tra le attività militari e la vita delle città può essere studiato mediante fonti cronachistiche e diplomatiche, l'impatto di occupazioni e saccheggi sulle campagne rischia di rimanere un generico postulato o un corollario para-urbano. Invece, gli effetti delle scorrerie e delle azioni militari nei confronti dei borghi minori e dei nuclei rurali possono avere rilevanti esiti sulle strutture insediative, che richiedono strumenti specifici di indagine. Risulta quindi decisivo valorizzare le fonti sistematiche ed estensive prodotte dai funzionari territoriali dei principati – nel caso qui proposto, i castellani sabaudi – che consentono di studiare in modo puntuale gli effetti materiali generati dai conflitti sulla vita quotidiana degli insediamenti non urbani. Nel tema qui proposto, l'impatto materiale delle attività militari – ma anche delle asperità climatiche e delle variazioni del regime idrografico – costituisce il quadro in cui studiare l'esito delle attività di fondazione, di costruzione e di fortificazione di borghi nuovi e di nuclei rurali, contribuendo ad un approfondimento sul tema delle villenove subalpine . Il caso studio riguarda il territorio della castellania più meridionale del principato di Savoia-Acaia, ossia Moretta , tra il Pinerolese e il Saluzzese: a una fase positiva di progettualità territoriale e di sviluppo economico sviluppatasi negli anni venti del Trecento , e che vede la ri-fondazione di Villanova di Moretta, segue il radicalizzarsi del conflitto con il marchesato di Saluzzo, che condurrà allo sfaldamento del ricco principato di Filippo di Savoia-Acaia (reg. 1295-1334) e a una generalizzata stasi nelle dinamiche di fondazione e di popolamento, accentuata poi – probabilmente – dalla "crisi" dei decenni centrali del Trecento.

La difficile sopravvivenza di un borgo nuovo: calamità e attività edilizie nelle fonti sabaude trecentesche / Longhi, Andrea. - VIII:2013/2014(2016), pp. 62-79.

La difficile sopravvivenza di un borgo nuovo: calamità e attività edilizie nelle fonti sabaude trecentesche

LONGHI, Andrea
2016

Abstract

La conflittualità e l'insicurezza che caratterizzano il basso medioevo subalpino sono da tempo oggetto di analisi nella letteratura storica relativa alle dinamiche di popolamento e di fortificazione . Se il nesso tra le attività militari e la vita delle città può essere studiato mediante fonti cronachistiche e diplomatiche, l'impatto di occupazioni e saccheggi sulle campagne rischia di rimanere un generico postulato o un corollario para-urbano. Invece, gli effetti delle scorrerie e delle azioni militari nei confronti dei borghi minori e dei nuclei rurali possono avere rilevanti esiti sulle strutture insediative, che richiedono strumenti specifici di indagine. Risulta quindi decisivo valorizzare le fonti sistematiche ed estensive prodotte dai funzionari territoriali dei principati – nel caso qui proposto, i castellani sabaudi – che consentono di studiare in modo puntuale gli effetti materiali generati dai conflitti sulla vita quotidiana degli insediamenti non urbani. Nel tema qui proposto, l'impatto materiale delle attività militari – ma anche delle asperità climatiche e delle variazioni del regime idrografico – costituisce il quadro in cui studiare l'esito delle attività di fondazione, di costruzione e di fortificazione di borghi nuovi e di nuclei rurali, contribuendo ad un approfondimento sul tema delle villenove subalpine . Il caso studio riguarda il territorio della castellania più meridionale del principato di Savoia-Acaia, ossia Moretta , tra il Pinerolese e il Saluzzese: a una fase positiva di progettualità territoriale e di sviluppo economico sviluppatasi negli anni venti del Trecento , e che vede la ri-fondazione di Villanova di Moretta, segue il radicalizzarsi del conflitto con il marchesato di Saluzzo, che condurrà allo sfaldamento del ricco principato di Filippo di Savoia-Acaia (reg. 1295-1334) e a una generalizzata stasi nelle dinamiche di fondazione e di popolamento, accentuata poi – probabilmente – dalla "crisi" dei decenni centrali del Trecento.
2016
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