Il trasporto ferroviario delle merci viene distinto in tradizionale ed intermodale a seconda che sia svolto interamente con il vettore ferroviario oppure coinvolga più modalità di trasporto, ricorrendo all’utilizzo di unità di trasporto intermodali (UTI). In questo settore le normative di sicurezza sono severe e stringenti, al fine di garantire un’elevata affidabilità del sistema, la quale viene concepita già in fase di progettazione e costruzione dei rotabili. Risulta però fondamentale preservare nel tempo tale grado di sicurezza anche in presenza della normale usura del sistema: attualmente esso viene garantito attraverso una costante manutenzione dei diversi componenti costituenti il veicolo ferroviario, ma ciò non può essere sufficiente in presenza di eventi che ne comportino la rottura o l’invecchiamento precoce; diventa quindi importante l’introduzione di sistemi di diagnostica che permettano di monitorare nel tempo lo stato del sistema al fine di analizzare la possibile evoluzione di difetti e guasti in vista di un intervento tempestivo, definendo così le condizioni per l’attuazione di tecniche di manutenzione preventiva basate su una diagnostica di tipo predittivo, già applicata da alcuni anni nel trasporto ferroviario passeggeri. Benché la tematica non sia mai stata trattata in maniera unitaria – se non verso la fine degli anni ‘70 in cui già si manifestava l’esigenza di procedure tecniche atte a migliorare l’esercizio e la gestione manutentiva dei carri ferroviari – l’attenzione verso le problematiche inerenti alla diagnostica si è perlopiù concentrata solo su singoli componenti, primi tra tutti ruote ed assili. Nell’articolo si delineano gli elementi di maggiore criticità dei rotabili adibiti al trasporto intermodale, ipotizzando un possibile metodo di analisi che possa costituire la base di partenza per la creazione di supporti tecnologicamente validi che consentano non solo di identificare possibili correlazioni tra guasti rilevati e condizioni d’esercizio dei convogli, ma anche sistemi di diagnostica real time in grado di segnalare anomalie durante la marcia in linea.
Elementi critici del materiale rotabile per trasporto merci: proposta di un metodo di analisi per la diagnostica e la manutenzione / Pitruzzella, Ivan; Bruno, Fabrizio; Botello, Awes; DALLA CHIARA, Bruno. - In: TECNICA PROFESSIONALE. - STAMPA. - 11(2016), pp. 4-27.
Elementi critici del materiale rotabile per trasporto merci: proposta di un metodo di analisi per la diagnostica e la manutenzione
BRUNO, FABRIZIO;DALLA CHIARA, BRUNO
2016
Abstract
Il trasporto ferroviario delle merci viene distinto in tradizionale ed intermodale a seconda che sia svolto interamente con il vettore ferroviario oppure coinvolga più modalità di trasporto, ricorrendo all’utilizzo di unità di trasporto intermodali (UTI). In questo settore le normative di sicurezza sono severe e stringenti, al fine di garantire un’elevata affidabilità del sistema, la quale viene concepita già in fase di progettazione e costruzione dei rotabili. Risulta però fondamentale preservare nel tempo tale grado di sicurezza anche in presenza della normale usura del sistema: attualmente esso viene garantito attraverso una costante manutenzione dei diversi componenti costituenti il veicolo ferroviario, ma ciò non può essere sufficiente in presenza di eventi che ne comportino la rottura o l’invecchiamento precoce; diventa quindi importante l’introduzione di sistemi di diagnostica che permettano di monitorare nel tempo lo stato del sistema al fine di analizzare la possibile evoluzione di difetti e guasti in vista di un intervento tempestivo, definendo così le condizioni per l’attuazione di tecniche di manutenzione preventiva basate su una diagnostica di tipo predittivo, già applicata da alcuni anni nel trasporto ferroviario passeggeri. Benché la tematica non sia mai stata trattata in maniera unitaria – se non verso la fine degli anni ‘70 in cui già si manifestava l’esigenza di procedure tecniche atte a migliorare l’esercizio e la gestione manutentiva dei carri ferroviari – l’attenzione verso le problematiche inerenti alla diagnostica si è perlopiù concentrata solo su singoli componenti, primi tra tutti ruote ed assili. Nell’articolo si delineano gli elementi di maggiore criticità dei rotabili adibiti al trasporto intermodale, ipotizzando un possibile metodo di analisi che possa costituire la base di partenza per la creazione di supporti tecnologicamente validi che consentano non solo di identificare possibili correlazioni tra guasti rilevati e condizioni d’esercizio dei convogli, ma anche sistemi di diagnostica real time in grado di segnalare anomalie durante la marcia in linea.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2663715
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