Between History, Criticism, and Wit: Texts and Images of English Modern Architecture (1933-36).

La storiografia ha da tempo riconosciuto alla Gran Bretagna un ruolo del tutto originale, se non addirittura marginale, nella storia dell’architettura moderna. Allo stesso tempo, fino ai primi tre decenni del ventesimo secolo, la storia dell’architettura in Gran Bretagna è stata un terreno popolato quasi esclusivamente da storici dilettanti o da architetti con velleità da storici. Bisognerà attendere gli anni tra le due guerre perché questo campo di studi assurga a vera e propria disciplina accademica, sancita da un proprio statuto scientifico e definita da una rigorosa e stringente metodologia d’indagine. Il saggio analizza e mette a confronto un piccolo insieme di articoli, libri e saggi polemici sull’architettura moderna inglese pubblicati da architetti, giornalisti, storici e critici e apparsi intorno alla metà degli anni trenta. Un tratto comune di tutti questi testi è la loro non-appartenenza al campo della storia dell’architettura intesa come pratica colta o erudita. Pubblicati tra 1933 e 1936, i testi analizzati sono più vicini ad un genere di storia operativa dell’architettura che lo storico David Watkin ha classificato come “storia della tradizione inglese”. Il saggio estende lo sguardo ai milieu sociali e culturali di origine, indaga le relazioni (amicali, professionali e di affinità intellettuale) intercorse tra i loro autori e li mette in comunicazione con il campo più vasto della contemporanea produzione critica sull’architettura cosi come essa è veicolata dai periodici di settore dell’epoca. In the years between the two wars, Britain occupied a peculiar position in the history of architectural modernism, often remaining on its margins. In parallel, until the first three decades of the twentieth century, architectural history in Britain had been a discourse almost exclusively populated by amateurs and historically-minded architects, while its emergence as a discipline of trained and professional scholars only started to occur in the 1930s. This essay examines and compares a small group of articles, books and pamphlets on English modern architecture produced by English architects, journalists, historians and critics, published in the mid-1930s. A common feature of the publications examined in this essay is that they do not fit into the category of architectural history intended as a rigorous scholarly practice; published between 1933 and 1936, they are closer to the genre of architectural criticism and writing that the late British architectural historian David Watkin has gathered under the definition of ‘history of the English tradition’. This essay will elucidate the contexts in which these writings were produced and published, and their relations to the broader architectural discourse on modern architecture in Britain. Special attention is paid to the narratives, the textual and visual languages and the rhetorical strategies deployed by these writings.