In contributo indaga il progetto degli interni di un'opera fondativa delle Arts & Crafts. Progettata e realizzata nel 1859-1860 dal giovane architetto Philip Speakman Webb per l’amico William Morris e la sua sposa Jane Burden (1839-1914), la Red House, si configura come una dichiarazione di princìpi, nella convinzione che occorra sfidare la tirannia della macchina e appellarsi al ritorno a valori umani. L’opera si caratterizza dunque per l’intima relazione creativa tra architettura, arte dei giardini, decorazione e arredo. Le allusioni stilistiche, non riconducibili a preordinati schemi accademici, si sovrappongono in modo dinamico e mutevole. Esse sono magistralmente orchestrate per eludere ogni effetto di maniera e per aderire al fondamentale principio di «onestà» propugnato da Ruskin.
http://hdl.handle.net/11583/2650659
Titolo: | La Red House. |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2015 |
Abstract: | In contributo indaga il progetto degli interni di un'opera fondativa delle Arts & Crafts. Progettata e realizzata nel 1859-1860 dal giovane architetto Philip Speakman Webb per l’amico William Morris e la sua sposa Jane Burden (1839-1914), la Red House, si configura come una dichiarazione di princìpi, nella convinzione che occorra sfidare la tirannia della macchina e appellarsi al ritorno a valori umani. L’opera si caratterizza dunque per l’intima relazione creativa tra architettura, arte dei giardini, decorazione e arredo. Le allusioni stilistiche, non riconducibili a preordinati schemi accademici, si sovrappongono in modo dinamico e mutevole. Esse sono magistralmente orchestrate per eludere ogni effetto di maniera e per aderire al fondamentale principio di «onestà» propugnato da Ruskin. |
ISBN: | 9788860084217 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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