The abandonment of industrial sites has represented, since the 80s, a growing and globalised process. In the international context, we analyze the emergence of a perception of the historic and modern industrial architectures and infrastructures as common heritage, the consideration of the enhancement as environmental, social and economic process, the reappropriation of identity factors and the prospect of territorial brand, overcoming a purely archaeological and conservative approach. A sustainable redevelopment requires – as defined in Nizhny Tagil Charter (2003) – strategies of selective preservation and adaptive reuse, with the exception of high architectural, artistic and testimonial value structures – as identified in Taipei Declaration for Asian Industrial Heritage (2012). The analysis of recent construction cases brings out the special importance of knowledge in pre-design for adaptive reuse. With regard to intervention strategies, we consider the potential of methodological tools to support the different stages of the process in an integrated approach for designation, scheduling, typological and vocation of use analysis, risk assessment, economic feasibility, maintenance and facility post-intervention management. La dismissione dei siti industriali ha rappresentato, fin dagli anni '80, un processo crescente e globalizzato. Nel contesto internazionale, si analizza l'emergere di una percezione delle architetture industriali storiche e moderne e delle infrastrutture come patrimonio comune, la considerazione della valorizzazione come processo ambientale, sociale ed economica, la riappropriazione dei fattori di identità e la prospettiva di brand territoriale, superando un approccio puramente archeologica e conservatore. Una riqualificazione sostenibile richiede - secondo la definizione Nižnij Tagil Charter (2003) - strategie di conservazione selettiva e riuso, con l'eccezione di strutture di alti valori architettonici, artistici e testimoniali - come indicato nella Dichiarazione di Taipei per il Patrimonio Industriale dell’Asia (2012). L'analisi dei casi di recente intervento mette in evidenza la particolare importanza della conoscenza pre-progettuale per il riuso. Per quanto riguarda le strategie di intervento, si considera il potenziale di strumenti metodologici per supportare le diverse fasi del processo in un approccio integrato per la designazione, la pianificazione, l’analisi tipologica e della vocazione d’uso, la valutazione dei rischi, la fattibilità economica, la manutenzione e la facilità di gestione post-intervento.
Patrimonio industriale. Conservazione, patrimonializzazione, trasformazione sostenibile Industrial heritage. Conservation, patrimonialisation, sustainable transformation / Maspoli, Rossella. - In: IL PROGETTO SOSTENIBILE. - ISSN 1974-3327. - STAMPA. - 34/35(2014), pp. 50-61.
Patrimonio industriale. Conservazione, patrimonializzazione, trasformazione sostenibile Industrial heritage. Conservation, patrimonialisation, sustainable transformation
MASPOLI, Rossella
2014
Abstract
The abandonment of industrial sites has represented, since the 80s, a growing and globalised process. In the international context, we analyze the emergence of a perception of the historic and modern industrial architectures and infrastructures as common heritage, the consideration of the enhancement as environmental, social and economic process, the reappropriation of identity factors and the prospect of territorial brand, overcoming a purely archaeological and conservative approach. A sustainable redevelopment requires – as defined in Nizhny Tagil Charter (2003) – strategies of selective preservation and adaptive reuse, with the exception of high architectural, artistic and testimonial value structures – as identified in Taipei Declaration for Asian Industrial Heritage (2012). The analysis of recent construction cases brings out the special importance of knowledge in pre-design for adaptive reuse. With regard to intervention strategies, we consider the potential of methodological tools to support the different stages of the process in an integrated approach for designation, scheduling, typological and vocation of use analysis, risk assessment, economic feasibility, maintenance and facility post-intervention management. La dismissione dei siti industriali ha rappresentato, fin dagli anni '80, un processo crescente e globalizzato. Nel contesto internazionale, si analizza l'emergere di una percezione delle architetture industriali storiche e moderne e delle infrastrutture come patrimonio comune, la considerazione della valorizzazione come processo ambientale, sociale ed economica, la riappropriazione dei fattori di identità e la prospettiva di brand territoriale, superando un approccio puramente archeologica e conservatore. Una riqualificazione sostenibile richiede - secondo la definizione Nižnij Tagil Charter (2003) - strategie di conservazione selettiva e riuso, con l'eccezione di strutture di alti valori architettonici, artistici e testimoniali - come indicato nella Dichiarazione di Taipei per il Patrimonio Industriale dell’Asia (2012). L'analisi dei casi di recente intervento mette in evidenza la particolare importanza della conoscenza pre-progettuale per il riuso. Per quanto riguarda le strategie di intervento, si considera il potenziale di strumenti metodologici per supportare le diverse fasi del processo in un approccio integrato per la designazione, la pianificazione, l’analisi tipologica e della vocazione d’uso, la valutazione dei rischi, la fattibilità economica, la manutenzione e la facilità di gestione post-intervento.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2617825
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