L’acquisizione di immagini digitali mediante velivoli a pilotaggio remoto (droni) per il rilevamento del territorio e dell’edificato è una procedura ormai affermata (Chiabrando et al, 2013 – Gerke 2012) che, potenzialmente permette di documentare, in modo rapido, completo ed economico, il paesaggio urbano e rurale da un punto di vista non usuale né convenzionale. L’efficienza di questa tecnologia viene ulteriormente accresciuta grazie all’utilizzo combinato di algoritmi di image processing (SemiGlobal Matching, SIFT, Structure-from-Motion, …) che permettono di estrarre in modo quasi automatico informazioni metriche tridimensionali (nuvole di punti e modelli tridimensionali) con precisioni/accuratezze controllate utili per generare prodotti cartografici finali quali modelli altimetrici (Dense Digital Surface Model, DDSM) e ortofoto ordinarie e di precisione, ma anche solide mediante la fusione con il DDSM (Chiabrando et al, 2013b). Per assicurare l’efficacia di questi strumenti e metodi sono state svolte numerose verifiche operative in un contesto rurale mediante i droni disponibili presso il laboratorio di Fotogrammetria, Geomatica e GIS del Politecnico di Torino e i numerosi software commerciali e freeware che negli ultimi anni si sono diffusi e affermati tra gli operatori. A titolo esemplificativo, in questo contributo verranno descritti i risultati svolti su un caso studio in un contesto costruito (anche se completamente disabitato), acquisito prima dell’entrata in vigore degli attuali regolamenti nazionali.
Uno sguardo dall’alto sul territorio costruito / Aicardi, Irene; Chiabrando, Filiberto; Lingua, Andrea Maria; Maschio, Paolo Felice; Noardo, Francesca. - In: GEOMEDIA. - ISSN 1128-8132. - STAMPA. - XVIII:4(2014), pp. 24-26.
Uno sguardo dall’alto sul territorio costruito
AICARDI, IRENE;CHIABRANDO, FILIBERTO;LINGUA, Andrea Maria;MASCHIO, Paolo Felice;NOARDO, FRANCESCA
2014
Abstract
L’acquisizione di immagini digitali mediante velivoli a pilotaggio remoto (droni) per il rilevamento del territorio e dell’edificato è una procedura ormai affermata (Chiabrando et al, 2013 – Gerke 2012) che, potenzialmente permette di documentare, in modo rapido, completo ed economico, il paesaggio urbano e rurale da un punto di vista non usuale né convenzionale. L’efficienza di questa tecnologia viene ulteriormente accresciuta grazie all’utilizzo combinato di algoritmi di image processing (SemiGlobal Matching, SIFT, Structure-from-Motion, …) che permettono di estrarre in modo quasi automatico informazioni metriche tridimensionali (nuvole di punti e modelli tridimensionali) con precisioni/accuratezze controllate utili per generare prodotti cartografici finali quali modelli altimetrici (Dense Digital Surface Model, DDSM) e ortofoto ordinarie e di precisione, ma anche solide mediante la fusione con il DDSM (Chiabrando et al, 2013b). Per assicurare l’efficacia di questi strumenti e metodi sono state svolte numerose verifiche operative in un contesto rurale mediante i droni disponibili presso il laboratorio di Fotogrammetria, Geomatica e GIS del Politecnico di Torino e i numerosi software commerciali e freeware che negli ultimi anni si sono diffusi e affermati tra gli operatori. A titolo esemplificativo, in questo contributo verranno descritti i risultati svolti su un caso studio in un contesto costruito (anche se completamente disabitato), acquisito prima dell’entrata in vigore degli attuali regolamenti nazionali.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2579941
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