Il volume costituisce un ulteriore passo nell’approfondimento dei rapporti tra Politecnico di Torino e Centro Studi Venaria Reale con l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Il volume aggiorna il panorama degli studi sul Settecento a Napoli e in particolare sui rapporti di Napoli con la Spagna, dopo gli studi pioneristici di Giancarlo Alisio sulle residenze borboniche. Alle due residenze spagnole di Filippo V sono dedicati il saggio di Enrique Castano Perea, che ripercorre la storia del palazzo reale di Madrid, e il contributo di Concepciòn Camarero Bullòn e Luis Urteaga che invece si occupa del “Real Sitio” di San Ildefonso, il celeberri mo palazzo reale della Granja alle spalle delle montagne di Segovia, amato da Filippo V e Elisabetta Farnese per gli splendidi giardini e le fontane d’acque a cui fu ispirato il parco della Reggia di Caserta. Un’ampia parte del volume è dedicata alle residenze di Napoli, alle ville vesuviane e ai rapporti dell’architettura partenopea con quella spagnola. Corredata da un’appendice con i documenti e i resoconti di viaggio sui siti reali partenopei, la sezione del volume riservata a Napoli offre un panorama completo delle residenze di Carlo di Borbone analizzate da Pasquale Rossi e Salvatore Di Liello, soprattutto in rapporto al tema delle cacce reali che hanno rappresentato per secoli un aspetto peculiare della vita delle corti europee e degli interventi vanvitelliani a Caserta, e l’utopia sociale di San Leucio. Tali interventi, com’è noto, investirono l’intero abitato, dal Casino-romitorio alle seterie, trasformando il piccolo centro presso Caserta in uno straordinario luogo di elaborazione di città illuminista. A Torino e alla “corona delle delizie” sabaude, infine, sono dedicati i saggi di Andrea Merlotti e Paolo Cornaglia che analizzano i molteplici aspetti della corte sabauda tra Sei e Settecento e il vasto sistema delle residenze settecentesche del Regno di Sardegna in cui è nuovamente impegnato Juvarra che, dopo il breve ma proficuo soggiorno a Napoli e gli anni romani alla corte di Pietro Ottoboni, trasformò il volto della città e della collina di Torino con i “pensieri” dei taccuini romani e gli schizzi e i disegni che aveva portato con sé e che trovarono spazio nella chiesa reale di Superga, in palazzo Madama, nella villa di Stupinigi e nella Reggia di Venaria Reale.

LA “CORONA DI DELIZIE” DEI DUCHI DI SAVOIA E IL NUOVO SISTEMA DI RESIDENZE DEL REGNO DI SARDEGNA NEL SETTECENTO / Cornaglia, Paolo - In: SITI REALI IN EUROPA Una storia del territorio tra Madrid e Napoli / D'Alessandro L., Labrador Arroyo F., Rossi P.,. - STAMPA. - Napoli : Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, 2014. - ISBN 9788896055533. - pp. 185-201

LA “CORONA DI DELIZIE” DEI DUCHI DI SAVOIA E IL NUOVO SISTEMA DI RESIDENZE DEL REGNO DI SARDEGNA NEL SETTECENTO

CORNAGLIA, Paolo
2014

Abstract

Il volume costituisce un ulteriore passo nell’approfondimento dei rapporti tra Politecnico di Torino e Centro Studi Venaria Reale con l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. Il volume aggiorna il panorama degli studi sul Settecento a Napoli e in particolare sui rapporti di Napoli con la Spagna, dopo gli studi pioneristici di Giancarlo Alisio sulle residenze borboniche. Alle due residenze spagnole di Filippo V sono dedicati il saggio di Enrique Castano Perea, che ripercorre la storia del palazzo reale di Madrid, e il contributo di Concepciòn Camarero Bullòn e Luis Urteaga che invece si occupa del “Real Sitio” di San Ildefonso, il celeberri mo palazzo reale della Granja alle spalle delle montagne di Segovia, amato da Filippo V e Elisabetta Farnese per gli splendidi giardini e le fontane d’acque a cui fu ispirato il parco della Reggia di Caserta. Un’ampia parte del volume è dedicata alle residenze di Napoli, alle ville vesuviane e ai rapporti dell’architettura partenopea con quella spagnola. Corredata da un’appendice con i documenti e i resoconti di viaggio sui siti reali partenopei, la sezione del volume riservata a Napoli offre un panorama completo delle residenze di Carlo di Borbone analizzate da Pasquale Rossi e Salvatore Di Liello, soprattutto in rapporto al tema delle cacce reali che hanno rappresentato per secoli un aspetto peculiare della vita delle corti europee e degli interventi vanvitelliani a Caserta, e l’utopia sociale di San Leucio. Tali interventi, com’è noto, investirono l’intero abitato, dal Casino-romitorio alle seterie, trasformando il piccolo centro presso Caserta in uno straordinario luogo di elaborazione di città illuminista. A Torino e alla “corona delle delizie” sabaude, infine, sono dedicati i saggi di Andrea Merlotti e Paolo Cornaglia che analizzano i molteplici aspetti della corte sabauda tra Sei e Settecento e il vasto sistema delle residenze settecentesche del Regno di Sardegna in cui è nuovamente impegnato Juvarra che, dopo il breve ma proficuo soggiorno a Napoli e gli anni romani alla corte di Pietro Ottoboni, trasformò il volto della città e della collina di Torino con i “pensieri” dei taccuini romani e gli schizzi e i disegni che aveva portato con sé e che trovarono spazio nella chiesa reale di Superga, in palazzo Madama, nella villa di Stupinigi e nella Reggia di Venaria Reale.
2014
9788896055533
SITI REALI IN EUROPA Una storia del territorio tra Madrid e Napoli
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