Le strutture insediative dell'arco alpino occidentale sono documentate in modo estensivo da una sequenza di fonti catastali di età moderna, esito delle perequazioni sabaude settecentesche e delle due fasi di catastazione napoleonica. I metodi di analisi fiscale, le tecniche di rilievo topografico e le modalità di restituzione della documentazione sono quindi analoghi sui due versanti alpini, ora divisi amministrativamente e politicamente. Un progetto di ricerca transfrontaliero ha pertanto proposto la condivisione di metodi di interpretazione e di trattamento delle fonti, non solo per un aggiornamento storiografico del tema, ma per verificare le potenzialità di conoscenza territoriale del patrimonio catastale storico. In particolare, la compresenza di dati testuali, numerici e grafici consente di riferire al territorio significati culturali, economici e politici che sfuggono alla sola analisi autoptica dei siti o all’iconografia storica, rivelando le relazioni immanenti al paesaggio che ne determinano le qualità. Lo studio "in proiezione" delle fonti catastali (ossia georiferite alla situazione attuale) consente dunque di integrare la conoscenza storica con l'analisi e la valorizzazione paesaggistiche promosse dagli enti territoriali locali. Diverse unità operative interdisciplinari (storici, geografi, pianificatori) hanno approfondito la struttura storica dell'insediamento (villaggi e nuclei rurali, infrastrutture stradali, emergenze monumentali) e dei paesaggi rurali (coltivazioni tradizionali, gestione dei versanti, regime idrico). The interpretation of the modern era cadastral sources for the analysis of historical alpine and foothills settlements: the experience of a cross-border research project. A wide range of cadastral sources provides documentary historical evidence to study the structure of settlements in the western alpine region. The land registries that are available date from the modern era and originated with the cadastral operation promoted by the House of Savoy (in the eighteenth century) and by the Napoleonic government. Despite local variations, the documents concerning both the slopes of the alpine region (which are now separated by the border between France and Italy) are of the same kind. A cross-border research project has shared the methods of processing and interpreting the historical data and the plans. The aim was not only to give a historiographic update but also (if not mainly) to show the operational potential of the historical documents. In particular, the simultaneous availability of textual, numerical, and graphic data, which refer to the detailed plans of both settlements and rural areas, helps us to expand our knowledge of the cultural, economic, and political meanings of the landscape. Projecting the historical cadastral data on actual territories does allow us to integrate the historical knowledge about local policies of preservation with the management of the landscape.

L'interpretazione dei catasti di età moderna per lo studio dell'insediamento pedemontano: l'esperienza di un progetto transfrontaliero / Longhi, Andrea. - In: STORIA DELL'URBANISTICA. - ISSN 2035-8733. - STAMPA. - a. XXXI, serie terza:4/2012(2012), pp. 123-137.

L'interpretazione dei catasti di età moderna per lo studio dell'insediamento pedemontano: l'esperienza di un progetto transfrontaliero

LONGHI, Andrea
2012

Abstract

Le strutture insediative dell'arco alpino occidentale sono documentate in modo estensivo da una sequenza di fonti catastali di età moderna, esito delle perequazioni sabaude settecentesche e delle due fasi di catastazione napoleonica. I metodi di analisi fiscale, le tecniche di rilievo topografico e le modalità di restituzione della documentazione sono quindi analoghi sui due versanti alpini, ora divisi amministrativamente e politicamente. Un progetto di ricerca transfrontaliero ha pertanto proposto la condivisione di metodi di interpretazione e di trattamento delle fonti, non solo per un aggiornamento storiografico del tema, ma per verificare le potenzialità di conoscenza territoriale del patrimonio catastale storico. In particolare, la compresenza di dati testuali, numerici e grafici consente di riferire al territorio significati culturali, economici e politici che sfuggono alla sola analisi autoptica dei siti o all’iconografia storica, rivelando le relazioni immanenti al paesaggio che ne determinano le qualità. Lo studio "in proiezione" delle fonti catastali (ossia georiferite alla situazione attuale) consente dunque di integrare la conoscenza storica con l'analisi e la valorizzazione paesaggistiche promosse dagli enti territoriali locali. Diverse unità operative interdisciplinari (storici, geografi, pianificatori) hanno approfondito la struttura storica dell'insediamento (villaggi e nuclei rurali, infrastrutture stradali, emergenze monumentali) e dei paesaggi rurali (coltivazioni tradizionali, gestione dei versanti, regime idrico). The interpretation of the modern era cadastral sources for the analysis of historical alpine and foothills settlements: the experience of a cross-border research project. A wide range of cadastral sources provides documentary historical evidence to study the structure of settlements in the western alpine region. The land registries that are available date from the modern era and originated with the cadastral operation promoted by the House of Savoy (in the eighteenth century) and by the Napoleonic government. Despite local variations, the documents concerning both the slopes of the alpine region (which are now separated by the border between France and Italy) are of the same kind. A cross-border research project has shared the methods of processing and interpreting the historical data and the plans. The aim was not only to give a historiographic update but also (if not mainly) to show the operational potential of the historical documents. In particular, the simultaneous availability of textual, numerical, and graphic data, which refer to the detailed plans of both settlements and rural areas, helps us to expand our knowledge of the cultural, economic, and political meanings of the landscape. Projecting the historical cadastral data on actual territories does allow us to integrate the historical knowledge about local policies of preservation with the management of the landscape.
2012
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