La Direttiva P.C.M. 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008”, si propone di specificare il percorso di conoscenza dei manufatti secondo una strategia di approfondimento progressivo delle informazioni sui beni. D’altro canto, le ricerche condotte nel campo del rilievo metrico e della sua restituzione numerica per le applicazioni architettoniche, dalla scala territoriale e urbana a quella del singolo edificio, fino alle scale più grandi, indispensabili per una corretta descrizione dei singoli elementi architettonici o dei beni culturali mobili, sono sviluppate per rispondere ad esigenze diversificate e per offrire contenuti informativi diversi e stratificati a seconda degli scopi predefiniti del rilievo. Tutte le metodologie di acquisizione e di elaborazione della Geomatica prevedono la predeterminazione della qualità dei risultati e la loro rispondenza al quadro esigenziale individuato contestualmente al progetto del rilievo; è necessario infatti ricercare di volta in volta il migliore equilibrio tra precisione di misura, scala di rappresentazione, livello di dettaglio della descrizione geometrica e tematica (tradizionalmente, il problema della precisione viene comunicato mediante la scala utilizzata per la rappresentazione dei risultati del rilievo metrico). Proprio queste specificità consentono di adattarsi a modelli di documentazione che richiedono caratteri di speditività, basso costo e stratificazione successiva dei livelli di conoscenza, che sono ormai abbastanza diffusi e sistematicamente richiesti per la documentazione del patrimonio architettonico, ed in particolare per le specifiche finalità previste dalla Direttiva. La documentazione metrica, diversamente implicata nel percorso metodologico individuato dalla Direttiva, deve tener conto del fatto che anche il suo contributo offra vantaggi in tal senso, consumando le minori risorse possibili. Le risorse risparmiabili sono principalmente economiche e di tempo: la capacità del loro controllo implica innanzitutto un’attenta progettazione del rilievo, insieme a interventi mirati in svariate fasi: è ovviamente opportuno impiegare sistemi a basso costo, oggi in rapida evoluzione, ma è soprattutto nodale l’attenzione che deve essere riservata alla facilità di accesso alle informazioni. In questo senso è importante evidenziare che, nel campo della documentazione, gli sviluppi innovativi dei metodi e delle tecniche di rilevamento si caratterizzano per alcune specificità che sono annoverabili tra i princìpi della sostenibilità: - le diverse strumentazioni e tecniche presentano un elevato contenuto tecnologico, e parallelamente si abbassano i costi di acquisizione e di elaborazione dei dati per il raggiungimento dei contenuti informativi prefissati; - i processi di elaborazione sono sempre più sofisticati, gli algoritmi sono studiati per automatizzare intere porzioni del processo di elaborazione e sono in grado di sostituire l’operatore umano in funzioni sempre più ‘intelligenti’; ciò consente sia la fruizione delle tecniche da parte di una più ampia cerchia di operatori (che permette un’elevata rapidità di accesso ai risultati finali), sia che i risultati stessi della documentazione possano essere gestiti da un più ampio ambito di users.

Versatilità di metodi e tecniche della Geomatica per la documentazione del patrimonio costruito.Approcci sostenibili per la valutazione sismica / Spano', Antonia Teresa - In: Patrimonio architettonico e rischio sismico. Un percorso tra conoscenza e obiettivi di conservazione / Rosalba Ientile, Monica Naretto. - STAMPA. - Torino : Celid, 2013. - ISBN 9788876619663. - pp. 81-111

Versatilità di metodi e tecniche della Geomatica per la documentazione del patrimonio costruito.Approcci sostenibili per la valutazione sismica.

SPANO', Antonia Teresa
2013

Abstract

La Direttiva P.C.M. 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008”, si propone di specificare il percorso di conoscenza dei manufatti secondo una strategia di approfondimento progressivo delle informazioni sui beni. D’altro canto, le ricerche condotte nel campo del rilievo metrico e della sua restituzione numerica per le applicazioni architettoniche, dalla scala territoriale e urbana a quella del singolo edificio, fino alle scale più grandi, indispensabili per una corretta descrizione dei singoli elementi architettonici o dei beni culturali mobili, sono sviluppate per rispondere ad esigenze diversificate e per offrire contenuti informativi diversi e stratificati a seconda degli scopi predefiniti del rilievo. Tutte le metodologie di acquisizione e di elaborazione della Geomatica prevedono la predeterminazione della qualità dei risultati e la loro rispondenza al quadro esigenziale individuato contestualmente al progetto del rilievo; è necessario infatti ricercare di volta in volta il migliore equilibrio tra precisione di misura, scala di rappresentazione, livello di dettaglio della descrizione geometrica e tematica (tradizionalmente, il problema della precisione viene comunicato mediante la scala utilizzata per la rappresentazione dei risultati del rilievo metrico). Proprio queste specificità consentono di adattarsi a modelli di documentazione che richiedono caratteri di speditività, basso costo e stratificazione successiva dei livelli di conoscenza, che sono ormai abbastanza diffusi e sistematicamente richiesti per la documentazione del patrimonio architettonico, ed in particolare per le specifiche finalità previste dalla Direttiva. La documentazione metrica, diversamente implicata nel percorso metodologico individuato dalla Direttiva, deve tener conto del fatto che anche il suo contributo offra vantaggi in tal senso, consumando le minori risorse possibili. Le risorse risparmiabili sono principalmente economiche e di tempo: la capacità del loro controllo implica innanzitutto un’attenta progettazione del rilievo, insieme a interventi mirati in svariate fasi: è ovviamente opportuno impiegare sistemi a basso costo, oggi in rapida evoluzione, ma è soprattutto nodale l’attenzione che deve essere riservata alla facilità di accesso alle informazioni. In questo senso è importante evidenziare che, nel campo della documentazione, gli sviluppi innovativi dei metodi e delle tecniche di rilevamento si caratterizzano per alcune specificità che sono annoverabili tra i princìpi della sostenibilità: - le diverse strumentazioni e tecniche presentano un elevato contenuto tecnologico, e parallelamente si abbassano i costi di acquisizione e di elaborazione dei dati per il raggiungimento dei contenuti informativi prefissati; - i processi di elaborazione sono sempre più sofisticati, gli algoritmi sono studiati per automatizzare intere porzioni del processo di elaborazione e sono in grado di sostituire l’operatore umano in funzioni sempre più ‘intelligenti’; ciò consente sia la fruizione delle tecniche da parte di una più ampia cerchia di operatori (che permette un’elevata rapidità di accesso ai risultati finali), sia che i risultati stessi della documentazione possano essere gestiti da un più ampio ambito di users.
2013
9788876619663
Patrimonio architettonico e rischio sismico. Un percorso tra conoscenza e obiettivi di conservazione
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