In questi anni, le reti di stazioni permanenti finalizzate a servizi di posizionamento in tempo reale e postprocessati sono in rapida espansione in Italia. Per ragioni amministrative i servizi di posizionamento vengono progettati, implementati e gestiti alla scala spaziale delle Regioni. Si ricorda che una rete di stazioni permanenti (RSP) materializza e distribuisce alla propria utenza un sistema di riferimento (SR); per garantire che RSP locali distribuiscano il medesimo SR è necessario che esse condivano un’infrastruttura comune, ovvero che siano inquadrate e monitorate in una comune RSP di ordine zero, inoltre seguendo un protocollo comune di elaborazione dei dati. Da un punto di vista teorico, la RSP globale di IGS e le linee guida IGS per la compensazione di sottoreti locali costituiscono l’infrastruttura comune; da un punto di vista pratico, le stazioni IGS da sole non possono costituire la rete di ordine zero perchè sono troppo rade e non omogeneamente distribuite sul territorio nazionale. Inoltre IGS non si pone lo scopo di monitorare sottoreti locali, mentre l’istituzione di una rete di ordine zero dovrebbe essere naturalmente accompagnata da una sorta di organo di governo e controllo. Evidentemente, la scelta naturale è quella di istituire una RSP di ordine zero a livello nazionale, in modo da soddisfare le priorità nazionali; tale RSP dovrebbe essere inquadrata e monitorata in IGS, in modo da fornire il collegamento fra la rete globale e i servizi locali di posizionamento; inoltre la RSP di ordine zero può costituire lo strumento di controllo della consistenza fra servizi locali contigui. Per garantire tali scopi, la RSP di ordine zero dovrà soddisfare numerosi requisiti di ordine scientifico e tecnico, che vanno dal disegno della rete alle scelte di inquadramento. Il presente documento si focalizza su tali argomenti: la situazione Italiana viene analizzata e un primo test numerico viene descritto. Una rete test di circa 60 SP è stata selezionata in accordo a criteri di buon disegno; i loro dati relativi a 3 mesi sono stati analizzati, al fine di valutare le difficoltà intrinseche nelle operazioni di inquadramento. Inoltre, nell’ambito di una collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, è stato effettuato l’inquadramento della Rete Dinamica Nazionale.

Il sistema di riferimento e la rete di ordine zero / Manzino, Ambrogio; Biagi, L; Caldera, S; Crespi, M; Dominici, D; Fastellini, G; Mazzoni, A; Pinto, L; Radicioni, F; Roggero, Marco; Sansò, F. - In: Lo sviluppo delle tecnologie per le reti geodetiche / BARBARELLA M.; RADICIONI F.; SANS F. EDITORI. - STAMPA. - [s.l] : CISIS, 2009. - ISBN 9788890462900. - pp. 9-91

Il sistema di riferimento e la rete di ordine zero

MANZINO, AMBROGIO;ROGGERO, MARCO;
2009

Abstract

In questi anni, le reti di stazioni permanenti finalizzate a servizi di posizionamento in tempo reale e postprocessati sono in rapida espansione in Italia. Per ragioni amministrative i servizi di posizionamento vengono progettati, implementati e gestiti alla scala spaziale delle Regioni. Si ricorda che una rete di stazioni permanenti (RSP) materializza e distribuisce alla propria utenza un sistema di riferimento (SR); per garantire che RSP locali distribuiscano il medesimo SR è necessario che esse condivano un’infrastruttura comune, ovvero che siano inquadrate e monitorate in una comune RSP di ordine zero, inoltre seguendo un protocollo comune di elaborazione dei dati. Da un punto di vista teorico, la RSP globale di IGS e le linee guida IGS per la compensazione di sottoreti locali costituiscono l’infrastruttura comune; da un punto di vista pratico, le stazioni IGS da sole non possono costituire la rete di ordine zero perchè sono troppo rade e non omogeneamente distribuite sul territorio nazionale. Inoltre IGS non si pone lo scopo di monitorare sottoreti locali, mentre l’istituzione di una rete di ordine zero dovrebbe essere naturalmente accompagnata da una sorta di organo di governo e controllo. Evidentemente, la scelta naturale è quella di istituire una RSP di ordine zero a livello nazionale, in modo da soddisfare le priorità nazionali; tale RSP dovrebbe essere inquadrata e monitorata in IGS, in modo da fornire il collegamento fra la rete globale e i servizi locali di posizionamento; inoltre la RSP di ordine zero può costituire lo strumento di controllo della consistenza fra servizi locali contigui. Per garantire tali scopi, la RSP di ordine zero dovrà soddisfare numerosi requisiti di ordine scientifico e tecnico, che vanno dal disegno della rete alle scelte di inquadramento. Il presente documento si focalizza su tali argomenti: la situazione Italiana viene analizzata e un primo test numerico viene descritto. Una rete test di circa 60 SP è stata selezionata in accordo a criteri di buon disegno; i loro dati relativi a 3 mesi sono stati analizzati, al fine di valutare le difficoltà intrinseche nelle operazioni di inquadramento. Inoltre, nell’ambito di una collaborazione con l’Istituto Geografico Militare, è stato effettuato l’inquadramento della Rete Dinamica Nazionale.
2009
9788890462900
Lo sviluppo delle tecnologie per le reti geodetiche
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