Abstract Il Dipartimento interateneo Territorio (Politecnico e Università di Torino), con il contributo della Fondazione CRT e la collaborazione della Regione Piemonte, ha prodotto un Atlante per la gestione e la promozione del paesaggio piemontese, coordinato e complementare all’Atlante dei paesaggi storici in Piemonte prodotto dal Dipartimento Casa Città del Politecnico di Torino. Insieme, essi rappresentano un "atlante del cambiamento" sottolineando i processi storici, archivi del passato, le dinamiche attuali, i punti critici di scenari di trasformazione e di cambiamento legati alla progettazione e innovazione. Lo scopo dei due atlanti è quello di raggiungere l'innovazione metodologica e tecnologica per quanto riguarda il modo in cui il paesaggio viene letto e interpretato, alla luce delle recenti indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice italiano per i Beni Culturali e del Paesaggio. L'Atlante è stato progettato come una sorta di portale, che organizza vari contenuti al fine di fornire uno strumento di orientamento che può essere aggiornato in modo continuativo. Esso è diviso in due parti principali: - Parte I, «La Regione) (Piemonte); questa sezione descrive il paesaggio geografico, la storia della regione, il contenuto degli studi di settore sul territorio e sulla pianificazione del paesaggio, ed i luoghi e le questioni relative al paesaggio del Piemonte che fanno parte dell'immaginario collettivo. - Il parte, «le Aree di paesaggio caratteristico»; questa divide la regione secondo i paesaggi più significativi che vengono descritti in dettaglio. Ogni ambiente è illustrato in due modi. Il primo è una collezione di rappresentazioni differenti: le mappe, fotografie ed immagini familiari al grande pubblico (paesaggi molto famosi, ecc). La seconda è costituita dai quadri interpretativi prodotti dagli esperti: tra questi contesti ambientali, socio-economiche e paesaggistici, e la storia dello sviluppo della popolazione nella regione. Un documento illustrato fornisce quindi una breve valutazione, che adotta le categorie interpretative utilizzate nelle politiche del paesaggio: tipo di paesaggio, significato, valori (in relazione a geomorfologia, storia naturale, sviluppo della popolazione, problematiche geomorfologiche, naturalistiche, agricole e paesaggistiche), stato, dinamiche e pressioni e le aree critiche. Una sezione, che specifica le dinamiche attuali e le modifiche previste dai piani e progetti, consente un confronto tra scenari futuri. La struttura in rete e l'inserimento di un ipertesto consente che possa essere memorizzata una grande quantità di contenuti, consultabile a seconda delle necessità. L'idea alla base dell’Atlante è che possa costituire uno strumento utile al processo decisionale pubblico per quanto riguarda il paesaggio, in quanto consente di operare collegamenti e confronti tra interpretazioni e proposte provenienti da varie fonti. A differenza di altri atlanti del paesaggio, non è uno strumento di pianificazione (non include le regole e non è istituzionale), ma è uno strumento per il processo di pianificazione. La conoscenza è orientata verso l'azione, lasciando il processo decisionale aperto. Per fare questo, l'informazione deve essere comprensibile a vari gruppi di persone, e il punto di vista pubblico deve essere considerato. Il gruppo di ricerca ha effettuato numerosi test per capire come la percezione sociale del paesaggio può essere analizzata e presa in considerazione ai fini dell’azione politica. L'obiettivo proposto dall’'atlante del paesaggio non è quello di fornire una descrizione univoca del paesaggio, ma confrontare le molte immagini dei "soggetti e delle popolazioni interessati". Esso tiene conto della percezione sociale del paesaggio, come richiesto dalla Convenzione Europea, e può essere un utile strumento nei processi di pianificazione. Abstrac The inter-university Department of Territorial Studies (Polytechnic and University of Turin), with the contribution of the CRT Foundation and the collaboration of Piedmont Regional Council, has produced an Atlas for the management and promotion of Piedmont Landscapes, coordinated with and complementary to the Atlas of historical landscapes in Piedmont produced by the Casa Città Department at the Turin Polytechnic. Together, they represent an “atlas of change” underlining the historical processes, repositories of the past, current dynamics, critical points of transformation and change scenarios linked to planning and innovation. The purpose of the two atlases is to achieve methodological and technological innovation regarding the way in which the landscape is read and interpreted, in the light of the recent indications of the European Landscape Convention and the Italian Code of Cultural Heritage and Landscape. The Atlas has been designed as a kind of portal, which organizes varied, fluid contents in order to provide an instrument for orientation that can be updated on an ongoing basis. It is divided into two main parts: - part I, «The Region) (Piedmont); this section describes the geographical landscape, the history of the region, the content of sectorial studies on land and landscape planning, and the places and issues relating to the landscape of Piedmont which form part of the collective imagination. - part Il, «Characteristic landscape areas»; this divides the region according to the most significant landscape areas which are then described in detail. Each environment is illustrated in two ways. The first is a collection of different representations: maps, photographs, pictures and images familiar to the general public (very famous landscapes, etc.). The second consists of the interpretative frameworks produced by the experts: these include environmental, socio-economic and scenic contexts, and the history of population development in the region. An illustrated document then provides a brief evaluation, which adopts the interpretative categories used in landscape policies: type of landscape, significance, values (relating to geomorphology, natural history, population development, geomorphological, naturalistic, agricultural and scenic issues), status, dynamics and pressures, and critical areas. A section, detailing the current dynamics and changes envisaged by plans and projects, enables a comparison of future scenarios. The networked structure and inclusion of hypertext enables a great deal of content to be stored, and browsed according to need. The idea behind the Atlas is that it can act as a useful tool for public decision-making with regard to the landscape, as it allows links and comparisons between interpretations and proposals from various sources. Unlike other landscape atlases, it is not a planning instrument (it does not include rules and is not institutional), but it is an instrument for the planning process. The knowledge is geared towards action, while leaving the decision-making process open. In order to do this, the information must be comprehensible to various groups of people, and the public point of view must also be considered. The research group carried out several tests in order to understand how the social perception of the landscape can be analyzed, and be taken into account for policymaking purposes. The proposed aim of the landscape atlas is not to provide a univocal description of the landscape, but to compare the many images of the “interested parties and population concerned”. It takes into account the social perception of a landscape, as required by the European Convention, and can be a useful tool in planning processes. Articolo nel servizio a cura di Peano A., Cassatella C. con titolo "Atlanti del paesaggio in Europa".

La proposta metodologica dell'atlante per valorizzare il paesaggio piemontese / Cassatella, Claudia; Peano, Attilia. - In: URBANISTICA. - ISSN 0042-1022. - STAMPA. - 138:(2009), pp. 9-13.

La proposta metodologica dell'atlante per valorizzare il paesaggio piemontese

CASSATELLA, CLAUDIA;PEANO, ATTILIA
2009

Abstract

Abstract Il Dipartimento interateneo Territorio (Politecnico e Università di Torino), con il contributo della Fondazione CRT e la collaborazione della Regione Piemonte, ha prodotto un Atlante per la gestione e la promozione del paesaggio piemontese, coordinato e complementare all’Atlante dei paesaggi storici in Piemonte prodotto dal Dipartimento Casa Città del Politecnico di Torino. Insieme, essi rappresentano un "atlante del cambiamento" sottolineando i processi storici, archivi del passato, le dinamiche attuali, i punti critici di scenari di trasformazione e di cambiamento legati alla progettazione e innovazione. Lo scopo dei due atlanti è quello di raggiungere l'innovazione metodologica e tecnologica per quanto riguarda il modo in cui il paesaggio viene letto e interpretato, alla luce delle recenti indicazioni della Convenzione Europea del Paesaggio e del Codice italiano per i Beni Culturali e del Paesaggio. L'Atlante è stato progettato come una sorta di portale, che organizza vari contenuti al fine di fornire uno strumento di orientamento che può essere aggiornato in modo continuativo. Esso è diviso in due parti principali: - Parte I, «La Regione) (Piemonte); questa sezione descrive il paesaggio geografico, la storia della regione, il contenuto degli studi di settore sul territorio e sulla pianificazione del paesaggio, ed i luoghi e le questioni relative al paesaggio del Piemonte che fanno parte dell'immaginario collettivo. - Il parte, «le Aree di paesaggio caratteristico»; questa divide la regione secondo i paesaggi più significativi che vengono descritti in dettaglio. Ogni ambiente è illustrato in due modi. Il primo è una collezione di rappresentazioni differenti: le mappe, fotografie ed immagini familiari al grande pubblico (paesaggi molto famosi, ecc). La seconda è costituita dai quadri interpretativi prodotti dagli esperti: tra questi contesti ambientali, socio-economiche e paesaggistici, e la storia dello sviluppo della popolazione nella regione. Un documento illustrato fornisce quindi una breve valutazione, che adotta le categorie interpretative utilizzate nelle politiche del paesaggio: tipo di paesaggio, significato, valori (in relazione a geomorfologia, storia naturale, sviluppo della popolazione, problematiche geomorfologiche, naturalistiche, agricole e paesaggistiche), stato, dinamiche e pressioni e le aree critiche. Una sezione, che specifica le dinamiche attuali e le modifiche previste dai piani e progetti, consente un confronto tra scenari futuri. La struttura in rete e l'inserimento di un ipertesto consente che possa essere memorizzata una grande quantità di contenuti, consultabile a seconda delle necessità. L'idea alla base dell’Atlante è che possa costituire uno strumento utile al processo decisionale pubblico per quanto riguarda il paesaggio, in quanto consente di operare collegamenti e confronti tra interpretazioni e proposte provenienti da varie fonti. A differenza di altri atlanti del paesaggio, non è uno strumento di pianificazione (non include le regole e non è istituzionale), ma è uno strumento per il processo di pianificazione. La conoscenza è orientata verso l'azione, lasciando il processo decisionale aperto. Per fare questo, l'informazione deve essere comprensibile a vari gruppi di persone, e il punto di vista pubblico deve essere considerato. Il gruppo di ricerca ha effettuato numerosi test per capire come la percezione sociale del paesaggio può essere analizzata e presa in considerazione ai fini dell’azione politica. L'obiettivo proposto dall’'atlante del paesaggio non è quello di fornire una descrizione univoca del paesaggio, ma confrontare le molte immagini dei "soggetti e delle popolazioni interessati". Esso tiene conto della percezione sociale del paesaggio, come richiesto dalla Convenzione Europea, e può essere un utile strumento nei processi di pianificazione. Abstrac The inter-university Department of Territorial Studies (Polytechnic and University of Turin), with the contribution of the CRT Foundation and the collaboration of Piedmont Regional Council, has produced an Atlas for the management and promotion of Piedmont Landscapes, coordinated with and complementary to the Atlas of historical landscapes in Piedmont produced by the Casa Città Department at the Turin Polytechnic. Together, they represent an “atlas of change” underlining the historical processes, repositories of the past, current dynamics, critical points of transformation and change scenarios linked to planning and innovation. The purpose of the two atlases is to achieve methodological and technological innovation regarding the way in which the landscape is read and interpreted, in the light of the recent indications of the European Landscape Convention and the Italian Code of Cultural Heritage and Landscape. The Atlas has been designed as a kind of portal, which organizes varied, fluid contents in order to provide an instrument for orientation that can be updated on an ongoing basis. It is divided into two main parts: - part I, «The Region) (Piedmont); this section describes the geographical landscape, the history of the region, the content of sectorial studies on land and landscape planning, and the places and issues relating to the landscape of Piedmont which form part of the collective imagination. - part Il, «Characteristic landscape areas»; this divides the region according to the most significant landscape areas which are then described in detail. Each environment is illustrated in two ways. The first is a collection of different representations: maps, photographs, pictures and images familiar to the general public (very famous landscapes, etc.). The second consists of the interpretative frameworks produced by the experts: these include environmental, socio-economic and scenic contexts, and the history of population development in the region. An illustrated document then provides a brief evaluation, which adopts the interpretative categories used in landscape policies: type of landscape, significance, values (relating to geomorphology, natural history, population development, geomorphological, naturalistic, agricultural and scenic issues), status, dynamics and pressures, and critical areas. A section, detailing the current dynamics and changes envisaged by plans and projects, enables a comparison of future scenarios. The networked structure and inclusion of hypertext enables a great deal of content to be stored, and browsed according to need. The idea behind the Atlas is that it can act as a useful tool for public decision-making with regard to the landscape, as it allows links and comparisons between interpretations and proposals from various sources. Unlike other landscape atlases, it is not a planning instrument (it does not include rules and is not institutional), but it is an instrument for the planning process. The knowledge is geared towards action, while leaving the decision-making process open. In order to do this, the information must be comprehensible to various groups of people, and the public point of view must also be considered. The research group carried out several tests in order to understand how the social perception of the landscape can be analyzed, and be taken into account for policymaking purposes. The proposed aim of the landscape atlas is not to provide a univocal description of the landscape, but to compare the many images of the “interested parties and population concerned”. It takes into account the social perception of a landscape, as required by the European Convention, and can be a useful tool in planning processes. Articolo nel servizio a cura di Peano A., Cassatella C. con titolo "Atlanti del paesaggio in Europa".
2009
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