Glossario materiali Food-Pack. Terminologia per ecoprogettazione di imballaggi agroalimentari

Uno dei termini più importanti per un corretto approccio alla progettazione/produzione ecocompatible contemporanea è senza ombra di dubbio “condivisione”. Condivisione di saperi, esperienze, capacità. Il trasferimento di conoscenze, antiche o coeve, da un settore produttivo o merceologico o di consumo ad un altro (e viceversa) è di prioritaria importanza se si vuole affrontare la sfida sostenibile con successo. Produttori di merci edibili e di imballi, progettisti, distributori, smaltitori e utenti consumatori sono sempre più spesso chiamati a collaborare alla riuscita ecocompatibile dei “food packaging”. L’utilizzo di una terminologia condivisa fra tutti gli attori della catena di prodotto diventa quindi necessaria per raggiungere tale obiettivo senza che interpretazioni distorte dei termini utilizzati dall’ecodesign ne minino la riuscita sostenibile a monte del processo produttivo. Questa è la motivazione basilare che ha dato l’avvio alla creazione di un glossario snello e di facile lettura che potesse fungere da piattaforma terminologica per quelle figure professionali che si ritrovano con maggiore frequenza a collaborare avendo però alle spalle background estremamente diversificati. Sulla scorta di informazioni derivate da ricerche in ambito universitario e da esperienze dirette sul campo, il documento è stato stilato affinché possa essere implementabile ed espandibile a seconda di informazioni via via acquisibili, sull’esempio virtuoso del concetto di “web sharing information” diffusosi in questi ulti anni attraverso banche dati pubbliche ed enciclopedie e vocabolari espandibili e gratuti, come Wikipedia e similari. Questa sorta di miniguida, dedicata in maniera specifica all’imballaggio di prodotti enogastronomici, fornisce informazioni, dati, curiosità su materiali, sistemi e tecnologie di lavorazione, riciclo e recupero energetico, sulla legislazione, sulla terminologia ecocompatibile e di ecoprogettazione, sui principali settori di impiego e sulle sostanze o sui processi produttivi ritenuti dannosi per l’uomo e l’ambiente in modo che tutti gli attori coinvolti dalla filiera del packaging possano relazionarsi – con coscienza terminologica – uno con l’altro, utilizzando lo stesso (corretto) linguaggio a tutti i livelli della gestione del ciclo di vita delle confezioni e di quanto in esse contenute.