Una classe di bioplastiche particolarmente interessante è quella dei poliidrossialcanoati (PHA): essi vengono prodotti mediante fermentazione batterica e presentano caratteristiche simili a quelle delle plastiche di origine petrolchimica. Per ridurre i costi di produzione dei PHA, tutt’oggi elevati, è possibile sostituire i substrati puri generalmente utilizzati con scarti dell’industria alimentare. L’utilizzo di scarti consente una loro valorizzazione e, allo stesso tempo, riduce i problemi relativi al loro smaltimento. In questo lavoro sono stati considerati cinque differenti tipologie di scarti, provenienti da impianti di produzione alimentare della regione Piemonte, e, al fine di individuare i più adatti per l’uso sopra descritto, sono stati sottoposti ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Da questo screening gli sciroppi esausti (utilizzati per la canditura della frutta) e il siero di latte sembrano essere i candidati migliori per un utilizzo nella produzione di PHA di origine batterica.

SCARTI DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE: POTENZIALE UTILIZZO PER LA PRODUZIONE DI BIOPLASTICHE / Bosco, Francesca; Chiampo, Fulvia; Chimirri, Fabiana; Marchese, Franco. - In: INDUSTRIE ALIMENTARI. - ISSN 0019-901X. - STAMPA. - 47:485(2008), pp. 1112-1119.

SCARTI DELL'INDUSTRIA ALIMENTARE: POTENZIALE UTILIZZO PER LA PRODUZIONE DI BIOPLASTICHE

BOSCO, Francesca;CHIAMPO, Fulvia;CHIMIRRI, FABIANA;MARCHESE, Franco
2008

Abstract

Una classe di bioplastiche particolarmente interessante è quella dei poliidrossialcanoati (PHA): essi vengono prodotti mediante fermentazione batterica e presentano caratteristiche simili a quelle delle plastiche di origine petrolchimica. Per ridurre i costi di produzione dei PHA, tutt’oggi elevati, è possibile sostituire i substrati puri generalmente utilizzati con scarti dell’industria alimentare. L’utilizzo di scarti consente una loro valorizzazione e, allo stesso tempo, riduce i problemi relativi al loro smaltimento. In questo lavoro sono stati considerati cinque differenti tipologie di scarti, provenienti da impianti di produzione alimentare della regione Piemonte, e, al fine di individuare i più adatti per l’uso sopra descritto, sono stati sottoposti ad analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Da questo screening gli sciroppi esausti (utilizzati per la canditura della frutta) e il siero di latte sembrano essere i candidati migliori per un utilizzo nella produzione di PHA di origine batterica.
2008
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