In una delle posizioni più spettacolari dell'intero arco pedemontano torinese, lungo la strada panoramica che, all'imbocco della Vai di Susa, si arrampica fino alla Sacra di San Michele, sorge il complesso monastico della Certosa di San Francesco. La struttura conventuale -già in parte esistente nel secolo XV - si presenta come un insieme di ambienti, articolati attorno al corpo della chiesa, con caratteristiche tra loro anche molto differenti. L'opera in corso di realizzazione, a seguito di finanziamenti della Regione Piemonte, del Ministero della Cultura e della Comunità Europea, intende rendere questi spazi, per secoli destinati alla vita spirituali, ambienti adatti ad accogliere un centro di formazione permanente per operatori nel campo sociale: diverrà infatti sede dell'Università Internazionale della Strada e del Centro Europeo per la Legalità, entrambe attività promosse dal Gruppo Abele di Torino. In questo senso, nell'ambito di un delicato rapporto tra il nuovo e l'antico, il progetto prevede anche l'ampliamento stesso della Certosa, ovvero il riutilizzo della volumetria di moderni fabbricati attorno di modesta e banale fattura, costituito da una sala conferenze per 200 persone, un refettorio per 100 coperti e un insieme di piccole botteghe per la produzione e l'esposizione di prodotti artigianali. L’articolo racconta il senso e i risultati di questa azione progettuale.
Restauro e ampliamento della Certosa di San Francesco ad Avigliana / Mamino, Lorenzo. - In: AION. - ISSN 1720-1721. - (2006), pp. 118-125.
Restauro e ampliamento della Certosa di San Francesco ad Avigliana
MAMINO, Lorenzo
2006
Abstract
In una delle posizioni più spettacolari dell'intero arco pedemontano torinese, lungo la strada panoramica che, all'imbocco della Vai di Susa, si arrampica fino alla Sacra di San Michele, sorge il complesso monastico della Certosa di San Francesco. La struttura conventuale -già in parte esistente nel secolo XV - si presenta come un insieme di ambienti, articolati attorno al corpo della chiesa, con caratteristiche tra loro anche molto differenti. L'opera in corso di realizzazione, a seguito di finanziamenti della Regione Piemonte, del Ministero della Cultura e della Comunità Europea, intende rendere questi spazi, per secoli destinati alla vita spirituali, ambienti adatti ad accogliere un centro di formazione permanente per operatori nel campo sociale: diverrà infatti sede dell'Università Internazionale della Strada e del Centro Europeo per la Legalità, entrambe attività promosse dal Gruppo Abele di Torino. In questo senso, nell'ambito di un delicato rapporto tra il nuovo e l'antico, il progetto prevede anche l'ampliamento stesso della Certosa, ovvero il riutilizzo della volumetria di moderni fabbricati attorno di modesta e banale fattura, costituito da una sala conferenze per 200 persone, un refettorio per 100 coperti e un insieme di piccole botteghe per la produzione e l'esposizione di prodotti artigianali. L’articolo racconta il senso e i risultati di questa azione progettuale.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1673806
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