Il saggio prende l'avvio dalla traduzione del De re aedificatoria in lingua francese, la prima dopo quella classica di Jean Martin del XVI secolo, a opera di Françoise Choay e Pierre Caye (2004). Il saggio suggerisce correzioni, individua nuove fonti classiche per taluni passaggi del trattato di Alberti, propone un'emendazione al testo latino albertiano di un celebre passo inerente alle altezze degli edifici circolari in base alla formula di Archimede per il calcolo della lunghezza della circonferenza (formula impiegata da Alberti nel "Ludi matematici" come pure da Piero della Francesca nel "Libellus de quinque corporibus regularibus" e nell' "Abaco"). Stabilisce che l'errore è dovuto ad antiche trascrizioni (se non addirittura all'Alberti stesso) e restituisce la comprensione testuale di un passo da molti citato, ma mai controllato o verificato. Le edizioni moderne dell'opera maggiore di Alberti, infatti, non hanno mai posto in discussione l'assetto testuale del trattato.
Leon Battista Alberti, L'art d'édifier, Texte traduit du latin, présènté et annoté par Pierre Caye et Françoise Choay, paris, seuil, 2004, pp. 599[+9]. / DI TEODORO F.P.. - In: ALBERTIANA. - ISSN 1126-9588. - VIII(2005), pp. 258-266.
Titolo: | Leon Battista Alberti, L'art d'édifier, Texte traduit du latin, présènté et annoté par Pierre Caye et Françoise Choay, paris, seuil, 2004, pp. 599[+9]. |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2005 |
Rivista: | |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |
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http://hdl.handle.net/11583/1399799