Come ricordato da Irna Bakule e Arnis Siksna in Riga beyond the walls (2009), la città è una delle poche metropoli europee la cui estensione oltre il cuore medievale sia stata condotta attraverso una rigorosa successione di piani urbanistici che ne hanno chiaramente determinato la forma fisica e, non ultimo, l’aspetto verdeggiante e il carattere armonioso. Come Torino e Berlino, pur in contesti storico-politici diversi la pianificazione detta lo sviluppo della città, ma – diversamente da questi esempi – non ampliandosi per addizioni e parti bensì governando il processo intimamente legato alle fortificazioni e al loro superamento, in un’ottica sempre globale. Riga presenta oggi un poderoso tessuto urbano di pregio, tra Storicismo e Art Nouveau, adagiato in una struttura radiale e in grandi arterie semianulari, il viale Elisabetta e i due boulevards interni, che sono il risultato dei piani del 1857-72. A Riga la pianificazione segue le progressive esigenze militari svedesi e russe, governando fortificazioni e sobborghi a più riprese, nel 1652, nel 1771, e poi ancora nel 1813 e nel 1815. Una città fondata nel 1201, membro della Lega Anseatica e che, nonostante le diverse dominazioni straniere, vede l’ininterrotto dominio della componente tedesca sul Consiglio comunale e l’apertura occidentale degli ingegneri e degli architetti attivi nei piani, di provenienza o ascendenza olandese, tedesca e svizzera.
Riga. Three Hundred Years of Urban Planning / Cornaglia, P. - In: Architecture in the Baltic States. Cities, Landscapes and Heritage of Estonia, Latvia and Lithuani / Falsetti M.. - STAMPA. - New York / Londra : Routledge, 2026. - ISBN 978-1-032-38184-8. - pp. 61-78 [10.4324/9781003345671-7]
Riga. Three Hundred Years of Urban Planning
Cornaglia P.
2026
Abstract
Come ricordato da Irna Bakule e Arnis Siksna in Riga beyond the walls (2009), la città è una delle poche metropoli europee la cui estensione oltre il cuore medievale sia stata condotta attraverso una rigorosa successione di piani urbanistici che ne hanno chiaramente determinato la forma fisica e, non ultimo, l’aspetto verdeggiante e il carattere armonioso. Come Torino e Berlino, pur in contesti storico-politici diversi la pianificazione detta lo sviluppo della città, ma – diversamente da questi esempi – non ampliandosi per addizioni e parti bensì governando il processo intimamente legato alle fortificazioni e al loro superamento, in un’ottica sempre globale. Riga presenta oggi un poderoso tessuto urbano di pregio, tra Storicismo e Art Nouveau, adagiato in una struttura radiale e in grandi arterie semianulari, il viale Elisabetta e i due boulevards interni, che sono il risultato dei piani del 1857-72. A Riga la pianificazione segue le progressive esigenze militari svedesi e russe, governando fortificazioni e sobborghi a più riprese, nel 1652, nel 1771, e poi ancora nel 1813 e nel 1815. Una città fondata nel 1201, membro della Lega Anseatica e che, nonostante le diverse dominazioni straniere, vede l’ininterrotto dominio della componente tedesca sul Consiglio comunale e l’apertura occidentale degli ingegneri e degli architetti attivi nei piani, di provenienza o ascendenza olandese, tedesca e svizzera.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/3005729
