Il saggio affronta il tema dell’osservazione della città storica come pratica critica capace di unire percezione sensoriale e analisi storica. Attraverso il riferimento a studi classici e contemporanei — da Lynch a Debord, da Benjamin a La Cecla — gli autori propongono una riflessione sulla città come palinsesto di memorie materiali e immateriali. L’osservazione diventa così un atto consapevole e dinamico che consente di riconoscere, nelle stratificazioni e nelle discontinuità delle superfici architettoniche, le tracce della storia e le testimonianze del passato. Dalla scala urbana a quella del dettaglio, la lettura delle trasformazioni, delle sovrapposizioni e dei segni del tempo si configura come una vera e propria indagine archeologica e critica, in grado di restituire significato alla materia costruita e di rinnovare la consapevolezza del patrimonio. La città storica emerge, in questa prospettiva, come un organismo vivo, stratificato e interrogante, la cui osservazione diretta diviene strumento di conoscenza, di memoria e di trasmissione culturale. Abstract (English) The essay explores the observation of the historic city as a critical practice that bridges sensory perception and historical analysis. Drawing on both classical and contemporary studies—from Lynch to Debord, Benjamin, and La Cecla—the authors reflect on the city as a palimpsest of material and immaterial memories. Observation is presented as a conscious and dynamic act that allows the recognition of history’s traces and past testimonies within the stratifications and discontinuities of architectural surfaces. From the urban scale to the detail, the reading of transformations, overlaps, and temporal marks becomes an archaeological and critical investigation, capable of restoring meaning to the built matter and renewing awareness of heritage. In this perspective, the historic city appears as a living, layered, and questioning organism, whose direct observation becomes a means of knowledge, memory, and cultural transmission.
Guardare le tracce della storia. (Ri)trovare, (ri)conoscere / Morezzi, Emanuele; Zampini, Alessia (PERCORSI. SOCIOLOGIA). - In: Camminare la Città. Manuale per la flanêrie / Giampaolo Nuvolati. - STAMPA. - Bologna : Il Mulino, 2025. - ISBN 978-88-15-39427-9. - pp. 75-87
Guardare le tracce della storia. (Ri)trovare, (ri)conoscere
Morezzi, Emanuele;
2025
Abstract
Il saggio affronta il tema dell’osservazione della città storica come pratica critica capace di unire percezione sensoriale e analisi storica. Attraverso il riferimento a studi classici e contemporanei — da Lynch a Debord, da Benjamin a La Cecla — gli autori propongono una riflessione sulla città come palinsesto di memorie materiali e immateriali. L’osservazione diventa così un atto consapevole e dinamico che consente di riconoscere, nelle stratificazioni e nelle discontinuità delle superfici architettoniche, le tracce della storia e le testimonianze del passato. Dalla scala urbana a quella del dettaglio, la lettura delle trasformazioni, delle sovrapposizioni e dei segni del tempo si configura come una vera e propria indagine archeologica e critica, in grado di restituire significato alla materia costruita e di rinnovare la consapevolezza del patrimonio. La città storica emerge, in questa prospettiva, come un organismo vivo, stratificato e interrogante, la cui osservazione diretta diviene strumento di conoscenza, di memoria e di trasmissione culturale. Abstract (English) The essay explores the observation of the historic city as a critical practice that bridges sensory perception and historical analysis. Drawing on both classical and contemporary studies—from Lynch to Debord, Benjamin, and La Cecla—the authors reflect on the city as a palimpsest of material and immaterial memories. Observation is presented as a conscious and dynamic act that allows the recognition of history’s traces and past testimonies within the stratifications and discontinuities of architectural surfaces. From the urban scale to the detail, the reading of transformations, overlaps, and temporal marks becomes an archaeological and critical investigation, capable of restoring meaning to the built matter and renewing awareness of heritage. In this perspective, the historic city appears as a living, layered, and questioning organism, whose direct observation becomes a means of knowledge, memory, and cultural transmission.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/3005133
